Bisegna, primo matrimonio dopo 19 anni: l'emozione dei 300 invitati

Bisegna, prime nozze dopo 29 anni: l'emozione dei 300 invitati
di Pino Veri
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Domenica 11 Giugno 2023, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 08:37

Trecento invitati al matrimonio: tutto il paese più qualche altro. Il Comune di Bisegna (L'Aquila), poco meno di trecento abitanti, arroccato tra le montagne sulla strada che conduce a Pescasseroli, dopo 19 anni ha recuperato quel pizzico di mondanità assieme alla testimonianza di un amore intenso tra due giovani del posto. Si sono sposati: lui di Ortona dei Marsi, il paese delle mele, situato a 8 km dall'altro centro montano, Bisegna, appunto, paese di lei. Lui finanziere, l'altra dottoressa laureatasi a Roma e tutti e due si sono conosciuti proprio nella Capitale. Così almeno raccontano i parenti e gli amici: uno stretto parente del sindaco di Bisegna, Antonio Mercuri, presente alle nozze narra che si siano domandati dal balcone di casa di quale città fossero. Un incontro del tutto casuale? Può darsi, ma insomma, i due coniugi non sono stati lì a spiegare.

E così la scoperta: insomma Rita Di Giacomo e Andrea Di Benedetto hanno voluto "coronare" il loro sogno proprio a Bisegna, nella chiesa di Santa Maria Assunta che non vedeva un matrimonio dal 2004. Un buon segno, dunque contro lo spopolamento delle zone interne.

E, dunque, quando don Cesare ha benedetto quel "sì" tutti hanno pensato al fatto che, insomma, sarebbe potuto diventare un inizio nuovo, una usanza da ripetere. Troppo belli quei posti per non ripetere la storia, per non tornare a farli ridiventare il palcoscenico di una nuova bella storia d'amore.

Ma non è tutto qua: i due poi si sono trasferiti al ristorante "da Giorgio" a Sulmona e, guarda caso, anche Giorgio è di Bisegna e dunque conosce benissimo la cucina che si gusta tra quei monti. Insomma tutto in casa. E gli abiti? Da spolvero, da ultima moda: lei in bianco con un cappello a falda larga e leggerissimo in stile corte inglese e lui in camicia ovviamente bianca ma con i pizzi leggermente tirati all'insù in perfetto ultimo grido da discoteca pariolina. Poi la funzione è andata avanti senza le noie di una calura estiva dal momento che, insomma, nei paesi del Parco la calura non è sempre così abituale, anzi resta poco conosciuta anche in pieno agosto. Poi la sfilata sulla scalinata della chiesa dell'Assunta con le foto di rito. 
      

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