Baby gang, ragazzina di 16 anni partecipa alla rapina. La vittima la riconosce: «Era bellissima». Indagata

Baby gang, ragazzina di 16 anni partecipa alla rapina. La vittima la riconosce: «Era bellissima». Indagata
di Marcello Ianni
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Sabato 23 Marzo 2024, 07:20

Quei soldi e psicofarmaci rapinati sono serviti per trascorrere una serata in discoteca. Con il passare delle ore emergono dettagli sull’inchiesta dell'Aquila che ha portato all’emissione di 6 ordinanze nei riguardi di una baby gang composta da tre maggiorenni e tre minorenni, tutti aquilani. Di questi 1 in carcere, 2 ai domiciliari e 3 trasferimenti in comunità per i minorenni, tutti incensurati tranne il primo arrestato, accusati di rapina aggravata e danneggiamento.

Tra gli indagatii figura anche una 16enne dell’Aquila, D.F. che ha avuto un ruolo attivo nella rapina il 23 gennaio scorso presso il Gruppo appartamenti supportati destinato agli uomini e donne a Bazzano in via Fabrizio De Andrè. Minore subito riconosciuta da uno dei tre ospiti rapinati, rimasto «colpito dalla sua bellezza» e che per questo apprezzamento era stato minacciato dal ragazzo armato di una spranga durante i momenti di terrore della rapina.

Emerge come già a settembre 2023 alcuni giovani si erano intrufolati nella struttura, portando via profumi e cibo, mentre il 23 gennaio alle 2 di notte, i sospettati, sfondata una porta-finestra avevano tentato di intrufolarsi nell’ala riservata alle donne.

Le urla delle ospiti aveva messo in fuga i malviventi. Due ore dopo, ovvero alle 4, la rapina stile “arancia meccanica” questa volta nell’ala maschile. Gli investigatori della Squadra mobile, avvalendosi del prezioso aiuto del personale medico della struttura sanitaria, sono riusciti in maniera non traumatica (evitando il colloqui negli uffici della Questura) a far ripercorrere ai tre ospiti rapinati minuto per minuto quanto accaduto e arrivare alla fine all’identificazione fotografica.

Quest’ultimo che ha portato i presenti a identificare per prima la ragazza che insieme ad altri era stata notata in passato perché residente nei paraggi della struttura sanitaria. Testimonianze tra l’altro rese attendibili dal personale medico e psichiatrico che ha in cura gli ospiti. Proprio uno di loro in sede di sommaria informazioni ha raccontato agli investigatori come «in tale frangente i ragazzi urlavano dalla contentezza, dicendo che si sarebbero recati in discoteca» e prima di lasciare l’appartamento danneggiato seriamente (per intrufolarsi in una stanza chiusa a chiave dove erano custoditi 1.500 euro in contanti e psicofarmaci) hanno portato via una bottiglia di spumante. 

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