Andrea Pizzica muore a 38 anni stroncato da un male, un mese fa era deceduta la mamma

Lutto a Pratola Peligna (L'Aquila). Centinaia di persone ieri al funerale. Il Comune ha annullato tutti gli eventi di Natale

Muore a 38 anni stroncato da un male, un mese fa era deceduta la mamma
di Patrizio Iavarone
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 13:25

È stato un Natale doloroso per la comunità di Pratola Peligna, in provincia dell'Aquila, travolta dal lutto il giorno della vigilia e rimasta in nero fino a ieri, quando in un affollatissimo santuario, quello della Madonna della Libera, si sono svolti i funerali di Andrea Pizzica, trentottenne del posto deceduto all’ospedale di Pescara dopo una lunga e inutile lotta contro la malattia. Una malattia che lo ha colto e travolto all’improvviso la scorsa estate, quando dopo alcuni dolori al petto si era recato all’ospedale di Popoli per capire di cosa si trattasse. Di lì il trasferimento a Pescara, da dove il giovane, che lavorava come impiegato in un’azienda privata di Popoli ed era molto conosciuto a Pratola, è rimasto fino al suo decesso.


Appena un mese fa, per gli stessi motivi e con la stessa diagnosi, era morta la madre del giovane; tant’è che ieri sulle strade del paese erano affissi uno accanto all’altro i manifesti funebri di madre e figlio: l’una per la messa di un mese che si terrà oggi e l’altro per il funerale che si è tenuto ieri. «Una notizia tristissima colpisce la nostra comunità portando sgomento e dolore – ha scritto il Comune sulla sua pagina Facebook - Avevamo sperato e tifato per lui».

Un lutto che ha portato così ad annullare la sera della vigilia di Natale l’evento “Aperitivo in musica” che era stato programmato dall’amministrazione comunale lungo le vie del centro storico: un clima non certo festoso, insomma, che ha rovinato le feste dei pratolani e non solo.

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Un lutto, che però, la comunità pratolana ha voluto trasformare in speranza e solidarietà: a nome di Andrea Pizzica, in collaborazione con l’Airc, infatti, è stato aperto un conto corrente per la raccolta di fondi da destinare alla ricerca: «Perché la ricerca – si legge nel lancio dell’iniziativa – riesca finalmente a sconfiggere questo brutto mostro». Una raccolta fondi che, complice le feste e l’impatto emotivo della morte del giovane, ha fatto registrare un’ampia adesione, con l’intera comunità che si è mobilitata.
Andrea Pizzica era un giovane molto conosciuto e amato in paese, sempre molto attivo e propositivo, «sempre allegro e con un sorriso che era contagioso» raccontano i suoi amici. I problemi di salute li aveva scoperti quasi per caso: un fastidio a sistema circolatorio lo aveva portato, per problemi alle vene di una gamba, a fare un approfondimento medico a Milano. In quell’occasione si era capito che qualcosa non andava, fino a quel giorno dell’estate scorsa, quando il giovane ha accusato un malore al petto e si è recato da solo all’ospedale di Popoli per accertamenti. I medici del nosocomio popolese hanno però subito intuito che gli accertamenti da fare erano di altra natura. Di qui il trasferimento a Pescara, dove Pizzica è stato ricoverato fino a domenica scorsa, senza neanche la possibilità di partecipare ai funerali della madre, morta per gli stessi motivi alla fine di novembre scorso.

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