È stato un Natale doloroso per la comunità di Pratola Peligna, in provincia dell'Aquila, travolta dal lutto il giorno della vigilia e rimasta in nero fino a ieri, quando in un affollatissimo santuario, quello della Madonna della Libera, si sono svolti i funerali di Andrea Pizzica, trentottenne del posto deceduto all’ospedale di Pescara dopo una lunga e inutile lotta contro la malattia. Una malattia che lo ha colto e travolto all’improvviso la scorsa estate, quando dopo alcuni dolori al petto si era recato all’ospedale di Popoli per capire di cosa si trattasse. Di lì il trasferimento a Pescara, da dove il giovane, che lavorava come impiegato in un’azienda privata di Popoli ed era molto conosciuto a Pratola, è rimasto fino al suo decesso.
Appena un mese fa, per gli stessi motivi e con la stessa diagnosi, era morta la madre del giovane; tant’è che ieri sulle strade del paese erano affissi uno accanto all’altro i manifesti funebri di madre e figlio: l’una per la messa di un mese che si terrà oggi e l’altro per il funerale che si è tenuto ieri. «Una notizia tristissima colpisce la nostra comunità portando sgomento e dolore – ha scritto il Comune sulla sua pagina Facebook - Avevamo sperato e tifato per lui».
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Un lutto, che però, la comunità pratolana ha voluto trasformare in speranza e solidarietà: a nome di Andrea Pizzica, in collaborazione con l’Airc, infatti, è stato aperto un conto corrente per la raccolta di fondi da destinare alla ricerca: «Perché la ricerca – si legge nel lancio dell’iniziativa – riesca finalmente a sconfiggere questo brutto mostro». Una raccolta fondi che, complice le feste e l’impatto emotivo della morte del giovane, ha fatto registrare un’ampia adesione, con l’intera comunità che si è mobilitata.
Andrea Pizzica era un giovane molto conosciuto e amato in paese, sempre molto attivo e propositivo, «sempre allegro e con un sorriso che era contagioso» raccontano i suoi amici. I problemi di salute li aveva scoperti quasi per caso: un fastidio a sistema circolatorio lo aveva portato, per problemi alle vene di una gamba, a fare un approfondimento medico a Milano. In quell’occasione si era capito che qualcosa non andava, fino a quel giorno dell’estate scorsa, quando il giovane ha accusato un malore al petto e si è recato da solo all’ospedale di Popoli per accertamenti. I medici del nosocomio popolese hanno però subito intuito che gli accertamenti da fare erano di altra natura. Di qui il trasferimento a Pescara, dove Pizzica è stato ricoverato fino a domenica scorsa, senza neanche la possibilità di partecipare ai funerali della madre, morta per gli stessi motivi alla fine di novembre scorso.