L'Aquila, giovane accecato con una rasoiata durante la movida: solo 10 mesi all'aggressore

L'Aquila, giovane accecato con una rasoiata durante la movida: solo 10 mesi all'aggressore
di Marcello Ianni
2 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Novembre 2020, 08:47

Preso a rasoiate mentre era di spalle, dopo aver allontanato l'aggressore che poco prima stava importunando la sua ex fidanzata. Una brutta aggressione nella movida all'Aquila, tra due giovani, a Piazza Chiarino, in un giovedì notte, costato l'occhio sinistro alla parte offesa. Una vicenda giudiziaria che è stata definita in sede di udienza preliminare dinanzi il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila perché l’autore del grave gesto, parente di un collaboratore di giustizia, aveva meno di 18 anni. Nel corso del rito abbreviato (che prevede uno sconto di pena) il giovane è stato condannato per lesioni gravissime a 10 mesi, nulla se si pensa che ora la parte offesa, (D.D.S. di 24 anni, i fatti si riferiscono a giugno 2017) assistita dall’avvocato Massimiliano Venta, non ha un occhio ed è costretto ad andare in giro con una protesi a vita.

L’aggressore in sede di audizione, non ha detto nulla sul ritrovamento a terra del taglierino ancora insanguinato che quella sera portava con sé, ma si è limitato a dire di essersi soltanto difeso. Quasi certamente la vicenda verrà affrontata in sede civile. Dal letto di ospedale il giovane aveva raccontato ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia che si trovava in compagnia di altri tre amici per trascorrere una serata di divertimento in centro. Tutto bene fino a quando non ha notato la sua ex fidanzata importunata dal minorenne che si era allontanato in seguito al suo intervento. La situazione sembrava tornata tranquilla, quando lo sguardo del 24enne e quello del contendente (anche lui era con degli amici) si erano incrociati nuovamente. Prima lo sfottò del minore, poi l'invito di D.D.S. di stargli alla larga. Proprio mentre era di spalle era arrivata all'occhio sinistro la micidiale rasoiata con un taglierino. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA