Abusi a scuola, gli indagati: «Vendetta della studentessa, l'avevamo sorpresa a fumare»

Abusi a scuola, gli indagati: «Vendetta della studentessa, l'avevamo sorpresa a fumare»
di Marcello Ianni
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Giovedì 9 Marzo 2023, 08:29

Una piantina dell'Istituto con il percorso effettuato dall'alunna per andare dai locali laboratori in cui si trovava al bagno, accompagnata dal bidello e addetto alle cucine. E' quella contenuta nel fascicolo dell'inchiesta su una presunta violenza sessuale ai danni di una 16enne da parte del bidello dell'Istituto Leonardo Da Vinci sede dell'Alberghiero, G.S. di 59 anni di Ortucchio, ma residente a Trasacco (assistito dall'avvocato Carlo Polce) e che vede come indagato per falso e favoreggiamento un altro dipendente del plesso, addetto alle cucine, N.C.I. di 58 anni residente a Collelongo (avvocato Stefano Maria Guanciale).

E proprio il percorso effettuato dalla minorenne è stato visionato di persona in sede di indagine preliminare dai carabinieri della sezione di pg della Procura alla presenza di alcuni docenti. Una constatazione dei luoghi (necessaria anche per verificare le dichiarazioni rese dai due indagati, più volte interrogati) che alla fine ha avallato l'ipotesi accusatoria da parte del Pm Guido Cocco, quella cioè del pieno coinvolgimento dei due addetti dell'Istituto che hanno rigettato le accuse, sostenendo al contrario, una sorta di "vendetta" della minore (assistita dall'avvocato Gianluca Racano) sorpresa a fumare nel bagno e redarguita per aver indossato in malo modo la mascherina, contravvenendo alle disposizioni della preside, anche lei sentita dagli investigatori. Tesi però corroborate da parte dell'addetto alle cucine anche da una serie di contraddizioni e «non so»: teste-chiave per il bidello che anziché chiarire quanto accaduto, ha aggravato il quadro indiziario.
 

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