Si parte dalla soppressione del nucleo sommozzatori. «Andrebbe mantenuto almeno un presidio – dice Bonifazi - che consentirebbe tempi di intervento molto più rapidi rispetto a quelli conseguenti alla nuova organizzazione». E questa notizia si aggiunge alla «carenza di mezzi di soccorso che, seppur gravissima, si è talmente cronicizzata che sembra non fare neanche più notizia».
La sede di Tarquinia? «Il servizio, come negli anni passati, temporaneamente sospeso in attesa del rinnovo della convenzione con la Regione; l'ennesima sospensione in 15 anni di promesse di apertura in pianta fissa». Il problema è la vicinanza con quella di Civitavecchia, per cui «una sede alternativa, più baricentrica rispetto al territorio, potrebbe essere Montalto, equidistante tanto da Civitavecchia e dal distaccamento di Orbetello». Infine, la nuova sede provinciale. «Dovrebbe essere pronta tra un paio di anni – dice Bonifazi - ma già abbiamo il sospetto che a fronte di tanta imponenza non corrisponda adeguata funzionalità».