Nei giorni scorsi il potabilizzatore è stato installato. Copre l’intera città, «eccetto Marina Velka – dice Mazzola - e una parte delle campagne. Alle ultime però ci penserà il comune di Civitavecchia, nel primo caso invece i lavori sono già partiti e nel giro di un mese avremo risolto il problema anche lì».
Per l’arsenico Tarquinia non ha seguito l’iter degli altri territori. «Ho investito tra i 650 e i 700 mila euro – continua il sindaco – ma poi mi rifarò su Talete e Regione. Da questa ho avuto mille problemi, anche perché non ero all’interno della spa. Ora farò domanda per avere il finanziamento». Mazzola non le manda a dire neanche a «tutta quella gente che adesso fa finta che non sia successo niente. Grillini, Pdl, tutti pronti a fare polemiche: il problema è risolto».
Tanto che adesso il sindaco gongola: «Dearsenificatore in funzione, la cittadina tirrenica batte in velocità tutte le altre del Lazio e risolve il problema arsenico nell’acqua. Sono veramente soddisfatto perché la nostra amministrazione dimostra, ancora una volta, di essere concreta, fattiva, e di operare per il bene della sua città e dei suoi cittadini». Nei giorni scorsi Mazzola ha aperto personalmente i rubinetti dell’acqua dearsenificata «e chiuso metaforicamente la bocca a chi parla a vanvera senza cognizione di causa. C’è chi predilige le chiacchiere, sputando veleno, e noi a tutti questi rispondiamo con le azioni».
L’acqua del consorzio Medio Tirreno e dei pozzi entra direttamente, mentre quella della Talete viene ulteriormente depurata. «Il dearsenificatore sarà controllato continuamente, abbiamo varato un procedimento veloce per l’assegnazione dell’appalto in modo da risolvere il problema prima dell’inizio dell'estate e ci siamo riusciti». Infine, altri interventi. «E’ stato assegnato tramite gara – conclude - anche il rifacimento delle tubature che vanno dalla strada Litoranea fino all’incrocio con Marina Velka . I lavori inizieranno a giorni».
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