C'è Santa Rosa sui manifesti Pd.
L'ex sindaco: «E' vergognoso»

C'è Santa Rosa sui manifesti Pd. L'ex sindaco: «E' vergognoso»
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 18:36
Santa Rosa non andata sui manifesti col simbolo dell'Unesco, ma ce l'hanno mandata con quello del Pd. E' vergognoso.

L'ex sindaco Giulio Marini non benedice la mossa dei democrat, che hanno piegato «per la prima volta» la Macchina, un simbolo religioso, agli interessi del partito.

Venerdì e sabato all'hotel Salus Terme la due giorni organizzata del deputato Giuseppe Fioroni e dall'unione comunale del Pd. Ci saranno ministri (Beatrice Lorenzin, Maurizio Martina e Stefania Giannini) e sottosegretari, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, eurodeputati (Enrico Gasbarra e Simona Bonafè), giornalisti e presidenti di regione. Tutti “Insieme per il futuro”, a quanto pare anche tutti de 'n sentimento. Perché sul manifesto – insieme agli etruschi, al palazzo papale e quello dei Priori – c'è pure Fiore del Cielo. «Ho sentito che Fioroni è l'artefice dell'iniziativa – dice Marini – ma non posso immaginare che l'ex sindaco si sia così scelleratamente reso fautore di una cosa del genere».

Perché tanto rumore? «E' la prima volta che Santa Rosa viene accostata al simbolo di un partito: il 2 settembre, in occasione della processione – continua Marini – anche il vescovo Lino Fumagalli ha detto che rappresenta la fede, non certo la politica». Un po' come se a fini politici a Roma avessero usato il Vaticano o a Milano la Madonnina. E poi è ancora fresco il ricordo di quei manifesti del Trasporto in cui è stato dimenticato lo stemma dell'Unesco proprio nell'anno del riconoscimento. «In compenso ora la Macchina è vicina a quello del Pd. Passino pure le altre immagini, ma perché speculare su Santa Rosa?», si chiede l'ex primo cittadino.

La reprimenda dell'ex sindaco culmina come un'accollata sulle spalle del Pd. «Dispiace dover rammentare ai colleghi politici – conclude l'ex sindaco - che la festa non è loro ma di tutti, anche quelli che non li hanno votati, anche di chi alle elezioni si è astenuto. Rappresenta il sacro, non il profano». Insomma: Santa Rosa, fuori.