I 191 dipendenti di Villa Rosa scendono in piazza. Questa mattina alle 9 si sono dati appuntamento sotto la sede della curia vescovile per poi sfilare sin sotto il Comune. Protestano contro il licenziamento collettivo per 73 di loro, a cui la proprietà (la Provincia italiana della congregazione delle suore ospedaliere del sacro cuore di Gesù) vorrebbe procedere per risanare i debiti. Le perdite riportate in bilancio ammontano a 2.487.708 euro nel 2009, a 2.674.861 nel 2010.
“Nel 2012 – recita un documento della proprietà – anche a seguito di alcuni interventi di contenimento della spesa (contratti a termine non rinnovati, ndr), si stima una chiusura definitiva del bilancio con la perdita di 1.955.477 euro”.
Eppure Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fials contestano i numeri e soprattutto che ci sia personale in sovrappiù: “Gli esuberi – dicono – non ci sono”.
Per risollevare i conti, la direzione ha proposto di licenziare oltre un terzo del personale, chiudere tre reparti (trattamenti psichiatrici intensivi, terapeutico-riabilitativi estensivi e la struttura residenziale socio-riabilitativa h24) ed esternalizzare il laboratorio analisi e la radiologia.