«Quel medico ha rubato
i soldi delle visite in ospedale»

L'avvocato Marco Brusco (foto Marco Giugliarelli)
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Sabato 19 Aprile 2014, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 16:50
PERUGIA - Riceve i suoi pazienti in ospedale, ma “dimentica” di versare all’azienda ospedaliera i soldi delle visite. Cos un medico di Castiglione del lago finito sotto accusa per peculato.

A firmare l’avviso di conclusione indagini, preludio della richiesta di rinvio a giudizio e quindi di un eventuale processo, è il pm Mario Formisano. Che ha messo in fila diverse visite che il professionista non ha condiviso con la Asl, nonostante il regime di intramoenia. Ad accusarlo, non un paziente scrupoloso, ma la stessa azienda.



La denuncia arriva nel 2011, quando l’azienda sanitaria decide di fare un controllo tra i dati delle prenotazioni fatte al Cup e i soldi versati dai medici in regime di intramoenia. Quei dottori, cioè, che svolgono prestazioni professionali al di fuori dell’orario di lavoro in ospedale ma usufruendo delle strutture pubbliche: un regime che prevede delle convenzioni tra i professionisti e la Asl e quindi percentuali dell’onorario delle visite che il medico deve versare alla sanità pubblica.

Un passaggio che, secondo le accuse di Mario Formisano dopo i controlli incrociati svolti dalla Asl, il professionista avrebbe omesso «con condotte reiterate esecutive di un medesimo disegno criminoso». In particolare, il medico «autorizzato a svolgere attività libero professionale intramoenia nella struttura ospedaliera - si legge nell’avviso di conclusione delle indagini - dopo aver riscosso l’onorario dovuto per tali tipi di prestazioni, ometteva di versare all’azienda sanitaria quanto di spettanza, in tal modo appropriandosene».

L’accusa è quindi di peculato per quelle sei visite tra il dicembre 2010 e l’aprile 2011 che la guardia di finanza ha messo in fila e per cui non è stato fatto alcun versamento alle casse pubbliche. Quasi due visite fantasma al mese, con cui il medico avrebbe arrotondato il suo stipendio, anche se in effetti la percentuale dovuta all’azienda è di poche centinaia di euro.



La difesa. «Le spettanze della Asl sono solo state versate in ritardo - controbatte il legale del professionista, l’avvocato Marco Brusco -. Siamo infatti tranquilli e certi di poter dimostrare la correttezza dell’operato del medico».

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