Il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda (coordinatore umbro del Pdl) aveva convocato per mercoledì i governatori di Umbria e Marche, Marini e Spacca, per fare il punto proprio sulla Perugia-Ancona.
Sabato sera il Consiglio dei ministri ha inserito le opere della “penetrazione interna” Marche-Umbria nel decreto del Fare. «Quel che serve per finire», spiega Girlanda.
A spanne, circa 250 milioni di euro: di questi tempi una specie di miraggio. «Vuol dire la totale copertura finanziaria del progetto», ha esultato in serata Spacca.Nel decreto non è stata messa nero su bianco la suddivisione dei fondi “opera per opera”, il primo obiettivo, comunque, è far ripartire quanto prima i lavori della direttissima Ancona-Perugia.
Il faccia a faccia tra il Governo e i due presidenti di
Regione era stato programmato con lo scopo di far
accelerare i cantieri dopo lo stop provocato dalle
difficoltà finanziarie delle imprese al lavoro: prima la
Btp (Baldazzini-Tognozzi-Pontello), e poi anche Impresa Spa, che era subentrata nell'appalto.
Due mesi fa, istituzioni e associazioni di categoria
umbre avevano occupato simbolicamente il cantiere di Ponte di Pianello. C'era il consigliere regionale Andrea Smacchi, i sindaci di Perugia, Valfabbrica e Gubbio e pure il presidente di Ance Umbria Massimo Calzoni, a testimoniare l'interesse «forte» delle imprese umbre a quel cantiere.
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