Da cubista a suora, la storia di Suon Anna Nobili ad Arte e Fede

Suor Anna
di Sara Simonetti
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Lunedì 27 Maggio 2013, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 19:10
ORVIETO - Nel cartellone di appuntamenti per il Festival di Arte e Fede, stasera la testimonianza di Suon Anna Nobili: la storia sincera e abbagliante di una giovane donna e della sua trasformazione, il racconto commovente di una conversione e di talento e passione per il ballo.

La sua vita, che lei stessa racconterà, è raccolta in un libro "Io ballo con Dio" che sarà illustrato stasera alle 18 al Duomo di Orvieto. La presentazione, che rientra tra gli appuntamenti della VIII Edizione del Festival Internazionale di Arte e Fede, sarà condotta dal giornalista Pino Strabioli.

“Io ballo con Dio” è un memoir veritiero e senza sconti di questa “donna giovane e bella che ha passato le notti della sua giovinezza nei locali notturni di Milano, ballando come un'indemoniata sui cubi tra alcol, trasgressioni e sesso facile, per poi diventare una suora operaia dal vestito color cielo della Santa casa di Nazareth”.

“Una grande storia da raccontare - dice il direttore del Festival Alessandro Lardani - dal buio alla luce. La confessione della religiosa trafitta da una "folgorazione sulla via della danza", quasi come una novella figlia di San Paolo, è un momento straordinario che abbiamo scelto di vivere all’interno del Festival, a testimonianza di quanto il legame tra l’arte e la fede possa essere forte e profondo e possa cambiare la vita delle persone”.

“Da ballerina cubista a "ballerina di Dio" – scherza Suor Anna Nobili.

Un “percorso”, tra i “Percorsi” di questo Festival che ha portato la religiosa ad ideare una nuova forma di danza, la Holy Dance, danza sacra, che ora insegna a giovani ballerini nella scuola da lei fondata. Alcuni di loro la accompagneranno ad Orvieto per “ballare con Dio” insieme a lei.

“Io prego con la danza – conclude Suor Anna. Pregare col corpo è il mio modo di entrare in sintonia con la Parola di Dio”.

Proseguono anche i “Percorsi Cinematografici di Arte e Fede”: martedì 28 maggio alle 21, presso il cinema Corso, sarà, infatti, proiettato il film “Su Re”, la passione di Gesù, dall'ultima cena alla crocifissione, raccontata attraverso una lettura sinottica dei quattro Vangeli.

“L'opera seconda di Giovanni Columbu - spiega Lardani - autore di Arcipelaghi, rielabora la storia sacra per darle un nuovo senso, individuale e collettivo. Alla maniera di Pasolini e di Bresson, lo sguardo dell'autore si fissa asceticamente su volti comuni e disarmonici, prestati da non attori e trasformati in icone sacre destinate al cielo”.

“Il Cristo di Su Re - conclude il direttore del Festival - assume su di sé la “bruttezza” degli infidi ceffi che lo trafiggono con le loro lance. Un film schietto, duro e coinvolgente, sospeso tra digressioni teologiche e spirito popolare, tra sincera compassione e infuocata pietà. Una pellicola dove l’arte si esalta, nel narrare la fede e che ben rappresenta lo spirito di questa nostra manifestazione che ci invita a vivere questi due meravigliosi aspetti della nostra esistenza”.




Sul Messaggero, in cronaca di Terni, domani l'intervista con suor Anna Nobili che racconta la sua conversione e la sua gioventù prima di trovare la fede durante un viaggio da Assisi.