Caro estinto
una miniera per l'evasione

Caro estinto una miniera per l'evasione
di Giovanni Camirri
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Lunedì 22 Luglio 2013, 21:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:45
FOLIGNO Operazione caro-estinto,

scoperte evasioni fiscali per un ammontare complessivo di 2 milioni e mezzo di euro. E' il bilancio di una complessa attività di polizia ecnomico-finanziaria messa in campo dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, guidato dal colonnello Vincenzo Tuzi, e condotta sul campo dalla compagnia di Foligno agli ordini del capitano Enrico Fiorenza. L'attività di verifica, che s'è protratta per diversi mesi, ha visto passare al setaccio le agenzie di onoranze funebri che si trovano all’interno della giurisdizione delle Fiamme Gialle folignati, e nello specifico nei territori di Foligno, Bevagna, Trevi, Spello, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo. Nocera, Valtopina e Montefalco. L'azione dei finanzieri s’è mossa a ritroso andando anche a ricontattare quanti si sono serviti delle onoranze funebri per verificare la corrispondenza tra quanto fatturato per il funerale e quanto realmente pagato. L'operazione ha riguardato un settore d’attività che, per sua natura, non è tra quelli in crisi. Dove è stata accertata l'evasione è scattata la conseguente segnalazione all’Agenzia delle Entrate relativa ai titolari delle attività che sono risultati evasori paratotali avendo nascosto al Fisco somme fino al 50per cento dei ricavi. L'indagine dei finanzieri è stata piuttosto complessa sia perché gli uomini delle Fiamme Gialle hanno dovuto approfondire diversi elementi tesi a chiarire l'effettiva o meno correttezza, da un punto di vista economico, tra il fornitore del servizio e il cliente, sia perché il rapporto s’instaura in un momento difficile quale è appunto quello legato al verificarsi di un lutto. Le verifiche hanno pure interessato le somme che i clienti delle agenzie di pompe funebri hanno portato in detrazione. Le norme in materia, infatti, spiegano che appunto in detrazione si possono portare fino a 1.500 euro circa. Nel corso delle verifiche sono state individuate fatture il cui importo è identico a quelle dei denari detraibili o di poco superiore toccando quota duemila euro. Il che ha spinto gli investigatori delle Fiamme Gialle ad approfondire la verifica andando ad accertare che in alcune situazioni si era di fatto in presenza di elementi positivo di reddito risultati non dichiarati. Una evasione che ha raggiunto quota 2 milioni e mezzo di euro nascosti al Fisco.
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