L'idea è dell'associazione Terni Città Futura, il cui vicepresidente Michele Rossi, ritiene che «l'esperienza di Ciaurro, a vent'anni di distanza può essere anocra utile e illuminante». Fu quasi un'epopea quella che vide Ciaurro, dal 1993 al 1999, guidare la città dei rossi. La città dopo il fascismo ebbe tutti sindaci delll'allora Pci, eccetto una paresntesi, breve, con il socialista Mario Todini. Gian Franco Ciaurro, la cui elezione scaturì da una serie di circostanze che lo videro candidato da una lista denominata “Alleanza per Terni” che fu capace di battere la grande armata della sinistra per un pugno di voti, rappresentò per quella parte di città sempre esclusa l'occasione del grande riscatto. Poi furono le divisioni interne della coalizione, nel frattempo Ciaurro fu tra i fondatori di Forza Italia e la sua maggioranza divenne organicamente di centrodestra, a determinare la fine di quell'esperienza con un voto drammatico in consiglio comunale che causò la bocciatura del bilancio e il commissariamento.
«Ricordare l'esperiena di Ciaurro è fondamentale per non ripercorrere gli stessi errori», afferma Michele Rossi. La mostra, le cui foto sono firmate dal fotografo Alberto Mirimao, è stata inaugurata stamattina e resterà allestita nel parco che porta il nome dell'ex sindaco fino al 23 giugno.
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