COME FUNZIONANO
L'obiettivo iniziale dei ricercatori era di trovare un modo per evitare che i capi scolorissero, fissando i colori ai tessuti. Ma ben presto gli scienziati si accorsero che il meccanismo opposto si poteva utilizzare per rimuovere le macchie dai vestiti. Le fibre sintetiche infatti sono in grado di svolgere un'azione elettrostatica e di attirare le macchie. Non solo, perché in presenza di umidità i polimeri di nylon diventano anche fortemente assorbenti. Le sferette entrano infatti nel cestello una volta avviata la lavatrice, attirano e trattengono lo sporco al loro interno, in profondità. Una volta finito il ciclo di lavaggio, i polimeri vengono espulsi dal cestello attraverso dei fori sul tamburo per essere riutilizzati al lavaggio successivo. La lavatrice fa in modo che alla fine solo poco più di una dozzina di perline rimangano intrappolate fra i vestiti. In pratica, è come se i tessuti venissero anche strizzati. Le stesse sfere possono essere usate per circa 500 lavaggi prima di essere riciclate.
Questa nuova tecnologia permetterebbe, secondo i ricercatori della Xeros, di risparmiare l'equivalente di 5,6 milioni di piscine all'anno nel solo Regno Unito.
IL RISPARMIO
Queste lavatrici consumano infatti circa il 10 per cento d’acqua rispetto a quelle tradizionali. La cosa incredibile è che gli scienziati dell'azienda sostengono che i polimeri garantiscano un livello di pulizia maggiore rispetto all'acqua. Senza contare il considerevole risparmio energetico. Purtroppo passerà del tempo prima di vedere nei negozi le lavatrici Xeros: come spiega infatti l’amministratore delegato dell’azienda, Bill Westwater, inizialmente le lavatrici a polimeri saranno vendute solo a lavanderie e alberghi, ma l’obiettivo della Xeros è di crearne una versione per uso domestico entro poco tempo. Non è possibile ancora sapere una data certa, ma tutto lascia pensare che i primi esemplari potrebbero essere spediti già entro il 2015.
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