Era stato convocato per il derby, in panchina non c' mai finito. Joseph Marie Minala da due giorni spopola sul web – persino su siti olandesi, rumeni e francesi – per la sua data di nascita: 24 agosto 1996. “Ma ha davvero 17 anni?”, si domandano tutti. E ancora i più cattivi: “Dimostra 40 anni”. Oggi il centrocampista della Lazio Primavera sbotta su Twitter: “L'invidia è la debolezza dell'uomo e della gente povera d'animo. Quando essere in serie A fa male agli altri...”, cinguetta infastidito. Il suo passaporto camerunese e la carta d'identità cantano, ma i dubbi su Minala non colgono certo di sorpresa gli addetti ai lavori: già in passato il ragazzo era stato proposto a diverse squadre tra cui Inter, Napoli ed Udinese. Proprio i friulani si rifiutarono di tesserarlo: le perplessità sull'età prevalsero rispetto al talento del calciatore.
La Lazio lo ha tesserato lo scorso 2 dicembre. La prima squadra italiana a ingaggiarlo era stata la Vigor Perconti. Il direttore generale Trobiani mette la mano sul fuoco: “Il ragazzo ha una struttura fisica imponente e può sembrare più grande. I nostri osservatori lo avevano visionato nella squadra della Città dei Ragazzi, ma noi abbiamo appurato la sua situazione anagrafica. Ha un passaporto del Camerun, con la sua data di nascita 24 agosto 1996 e un documento italiano con la stessa data. La cosa più importante è il passaporto dal punto di vista del tesseramento, se non fosse stato così, non lo avremmo potuto mai tesserare, la federazione ci avrebbe subito bloccato. Quando era con noi aveva un Tutor, uno zio che viveva a Tivoli Terme che ci è stato presentato al momento che è venuto a giocare qui. Anche la Lazio ha a disposizione la nostra stessa documentazione, altrimenti non lo avrebbe potuto tesserare”. Lapidario, l'agente Tavano: “Sono illazioni, Joseph è sereno”. Il suo tweet mattutino sputa solo l'amaro in bocca.