Tor Sapienza: nel quartiere di frontiera, una chitarra aspetta il Papa

Il quartiere romano di Tor Sapienza (foto Daniele Stanisci - Toiati)
di Laura Bogliolo
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Domenica 17 Novembre 2013, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 15:15

ROMA C’� chi lo chiama �un piccolo paese, dove tutti si conoscono e si aiutano�. Chi lo definisce un «quartiere di frontiera» a ridosso del Grande raccordo anulare. Accoglie molti stranieri e due campi nomadi in via Salviati. La cronaca nera lo ricorda per l’omicidio di Claudio D’Andria a maggio, ucciso con colpo di pistola alla fronte. Due anime e un unico cuore che batte tra la voglia di riscatto e il sogno di farcela e stringere la mano a Papa Francesco. Il pontefice venuto dalla fine del mondo sarà il primo dicembre nella parrocchia San Cirillo Alessandrino di Tor Sapienza.



VIDEO, un quartiere di frontiera



INTEGRAZIONE

Il pomeriggio nell’Istituto Comprensivo Piazza De Cupis si organizzano corsi sulla storia e sulla cultura della Romania «paese di provenienza di molti bimbi, è giusto che mantengano i contatti con le loro origini» dice la preside Marcella Zarra che racconta della valanga di progetti offerti agli studenti: «Astronomia, informatica, filatelia, educazione fisica in collaborazione con il Coni e il Miur, educazione alimentare». La mattina il pulmino della cooperativa Ermes porta i bimbi rom a scuola: «L’integrazione è molto buona» aggiunge la preside. La sera nella piccola palestra della scuola Marco Pizzicaroli in via Luigi Appiani, l’Associazione Nuova Tor Sapienza allena le future ginnaste. Ogni tanto c’è anche Giorgia Campana, nata e cresciuta a Tor Sapienza, arrivata fino alle Olimpiadi di Londra. «Non abbiamo molte strutture - dicono Patrizia Gaeta, istruttrice e Enzo Ciccosanti, direttore tecnico ginnastica artistica - a Roma non esiste uno spazio per le gare di ginnastica, ogni domenica dobbiamo arrivare fino a Civitavecchia».



VIDEO, il primo dicembre la visita di Papa Francesco



CUORI VERACI

Don Marco Ridolfo della parrocchia San Cirillo Alessandrino in viale Giorgio Morandi mentre si prepara ad accogliere il Pontefice racconta di «cuori veraci» in un quartiere «con molti problemi, ma sorprendente per la generosità e l’altruismo». Papa Francesco inaugurerà la nuova struttura nata un anno fa: «Vogliamo far conoscere la nostra realtà senza finzioni, non compreremo fiori, ma faremo noi le composizioni come ogni domenica, non ci sarà l’organo, ma le chitarre». Cuori veraci accoglieranno il Papa, come quello di Ettore Moriconi, 51 anni, presidente del VII Gruppo Protezione Civile con sede in via della stazione di Tor Sapienza. È intervenuto con altri volontari il giorno dopo il terremoto a L’Aquila: «Abbiamo scavato tra le macerie, ricordo ancora quelle scarpe di bimbo».



VIDEO, la ginnasta olimpica cresciuta a Tor Sapienza



LA DENUNCIA

«Lottiamo contro il degrado» dice Giuseppe Giorgioli del Comitato di quartiere Tor Sapienza e aggiunge: «Abbiamo presentato con il comitato Colli Aniene un esposto al Corpo forestale per i danni creati da roghi nelle vicine discariche abusive». Il Comitato denuncia «la desolazione di sera della stazione ferroviaria Tor Sapienza senza illuminazione» ma anche «lo spaccio di droga in via Giorgio De Chirico e la prostituzione in piazza Pino Pascali e via Gino Severini. In un dossier fotografico di denuncia i residenti hanno immortalato scene di sesso in pieno giorno, una vera vergogna» dice Giorgioli. Il Comitato chiede anche il «divieto di circolazione dei Tir sulla trafficatissima via di Tor Sapienza e la realizzazione di un centro polifunzionale rivolto ai giovani presso la ex scuola E. Vittorini».



Cala la sera: il traffico impazzito sulla Collatina deve ancora defluire, si resta imbottigliati nel quartiere di frontiera, dove convivono i due volti di un unico cuore che il primo dicembre verrà accarezzato dal Papa venuto dalla fine del mondo.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

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