Il provvedimento di custodia cautelare, emesso dal gip di Tivoli, è stato notificato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, che contestualmente hanno fatto partire una serie di perquisizioni: a casa del primo cittadino, in diversi uffici del municipio e in alcune aziende del posto con le quali erano intercorse le relazioni finite sotto la lente della procura. Tra queste una clinica privata a cui, secondo le accuse mosse, il sindaco avrebbe sollecitato l’assunzione di una infermiera e chiesto agli uffici competenti di Palazzo Guidoni di sbloccare il pagamento alcune fatture scadute.
A dare notizia dell’esecuzione del provvedimento è stata la stessa procura tiburtina: «L’attività d’indagine - si spiega in una nota - è stata svolta negli ultimi mesi attraverso la collaborazione degli uomini del nucleo investigativo centrale e del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato nonché della sezione di polizia giudiziaria della procura di Tivoli. I reati ipotizzati, allo stato, sono: concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Le vicende riguardano assunzioni di personale presso imprese locali, incarichi pubblici e pagamenti di fatture da parte del Comune di Guidonia Montecelio. Gli elementi finora acquisiti si basano essenzialmente su attività di intercettazione ambientale e telefonica. Nell’ambito dello stesso procedimento la procura ha emesso una serie di decreti di perquisizione e sequestro presso gli uffici pubblici e le imprese coinvolte nei fatti».
Un terremoto politico per la Città dell’Aria, il centro più grande dell’hinterland con i suoi 100mila abitanti. In queste ore è in corso una riunione di maggioranza convocata d’urgenza proprio per valutare i profili della situazione.
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