Alla base della riduzione di pena l'esclusione dell'aggravante della transnazionalità, ovvero di aver agito oltre confine. Lande era accusato di associazione per delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di denaro e all'ostacolo agli organi di vigilanza. A conclusione della requisitoria il pg Otello Lupacchini aveva sollecitato la conferma della condanna a nove anni inflitta all'imputato in primo grado il 28 giugno dello scorso anno.
La corte di appello ha inoltre revocato la condanna della Cassa di Risparmio dell'Aquila (Carispaq) come responsabile civile decisa sempre nel primo grado di giudizio, mentre ha confermato la responsabilità di Egp, una delle società dell'imputato. Gli stessi giudici si sono anche riservati di decidere sulla concessione degli arresti domiciliari a Lande. Il pg Lupacchini aveva espresso parere favorevole, previo utilizzo del braccialetto elettronico. Lande è detenuto a Regina Coeli dal marzo del 2011. Per la megatruffa sono già stati condannati con riti alternativi i principali collaboratori del «Madoff dei Parioli»: Roberto Torregiani, Raffaella Raspi, ex compagna di Lande, suo fratello Andrea e Giampiero Castellacci De Villanova.
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