Il sistema è costituito da una rete di sensori e apparati elettronici che mettono in connessione i tombini con una sala operativa centrale. All'interno delle griglie sarà installato uno smart brain: un cervello elettronico che consentirà di controllare il livello dell'acqua all'interno della caditoia, monitorare la superficie esterna e comunicare in tempo reale eventuali furti o manomissioni. In caso di rischio allagamento o di attività anomale, i sensori trasmetteranno l'allarme a una centralina installata nelle vicinanze, e da lì alla sala operativa che invierà la squadra per l'intervento.
Le nuove griglie, di materiale composito certificato Uni En 124, peseranno il 70% in meno rispetto alle classiche in ghisa, garantendo minori costi di trasporto, disincentivando i furti e facilitando le operazioni di pulizia. «Questo progetto, il primo al mondo, fortemente voluto dal Cnr, è stato fatto grazie anche al materiale composito, il Kienxt, brevettato nel 2012, grazie alle alte performance, può infatti sostituire i tradizionali materiali (ghisa, ferro e cemento) soggetti ad usura e decadimento, è permeabile alle onde elettromagnetiche», precisa Marco Battisti della Polieco Group, titolare del brevetto.
La sperimentazione prenderà avvio entro maggio. «Grazie a questa sperimentazione vedremo presto molti tombini intelligentì sulle strade di Roma - afferma Paolo Masini, assessore capitolino alla Manutenzione Urbana - Un progetto unico al mondo, realizzato da eccellenze italiane, che contribuirà a contrastare il fenomeno degli allagamenti, a rendere più semplici le manutenzioni e a prevenire furti e manomissioni. Con un'ulteriore novità: in base alla importante sinergia con Aci Consult e Cnr, infatti, i diritti sul progetto apparterranno alle parti firmatarie dell'accordo. Roma e i romani, dunque, avranno il copyright su questa importante innovazione».
Per Augusto Pifferi, responsabile sede di Roma dell'Istituto di Cristallografia del Cnr, «l'innovazione è ormai riconosciuta come una delle principali strategie per sostenere il sistema economico territoriale».
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