«Mio fratello era caduto in depressione a causa degli affari in ribasso sul lavoro», queste le parole della sorella agli investigatori. Il corpo del meccanico è stato trovato intorno alle 18.30 nell’officina di via Giovanni Armandi. Il trentottenne si è ucciso chiudendosi in una macchina nella quale ha introdotto un tubo collegato ai gas di scarico di uno scooter lasciato acceso. Nel giro di pochi minuti l’abitacolo si è trasformato in una camera a gas.
Quando è accorsa la sorella per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sul posto i carabinieri della compagnia di Ostia che hanno eseguito un accurato sopralluogo. Sul corpo, nei prossimi giorni, sarà eseguita l’autopsia.
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