Alla Digos fa eco anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano: «abbiamo fatto ulteriori verifiche e a noi non risulta», anche se «il Vaticano è stato più volte citato dall'autoproclamato Califfo dell'Isis e sono apparse immagini con la bandiera nera sul Cupolone».
«Non dobbiamo creare un eccesso di allarme, ma bisogna dire con chiarezza che non esiste oggi un Paese a rischio zero», ha precisato Alfano.
Considerata l'allerta massima il servizio di sicurezza attorno al Vaticano è stato comunque rafforzato. «In Vaticano il servizio era già cospicuo e sostanzioso - ha proseguito Parente - adesso è stato rivisto come tutto il sistema di sicurezza della città che comprende tutti gli obiettivi sensibili presenti a Roma e che sono numerosi».