Atac, pronta la stretta sugli scioperi: giro di vite sui macchinisti con il nuovo regolamento

Atac, pronta la stretta sugli scioperi: giro di vite sui macchinisti con il nuovo regolamento
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 5 Ottobre 2015, 06:19 - Ultimo aggiornamento: 22:52

Dopo lo sciopero di venerdì scorso, Atac prepara la stretta sulle agitazioni sindacali interne. La bozza del nuovo Regolamento sugli scioperi è stata inviata alla Commissione di garanzia aziendale alla fine di luglio. Dopo la protesta di quattro giorni fa, che ha portato all'ennesima chiusura di metro A, B e Roma-Lido, l'azienda è pronta ad accelerare.

Il testo preparato dai vertici di via Prenestina ruota attorno a tre capisaldi: l'entrata in servizio anticipata dei macchinisti della metro per garantire la ripresa immediata delle corse durante le fasce di garanzia; il vincolo, per i lavoratori, di comunicare il rifiuto degli straordinari entro 24 ore dall'inizio del turno; e soprattutto l'obbligo, per alcune categorie di dipendenti, di lavorare a pieno regime durante le giornate di sciopero per garantire prestazioni essenziali.

In tutte le giornate di sciopero, secondo la legge, sono previste alcune fasce di garanzia in cui devono essere assicurate le corse di bus e metro: da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17 fino alle 20.

Il problema è che mentre per gli autobus è più facile ripartire appena scatta l'inizio della fascia verde (basta mettere in moto il motore, se c'è già il foglio di via), per riattivare le corse della metropolitana ci vuole molto più tempo, fino a un'ora e mezzo di preparazione tra supervisioni, manovre di prova dei macchinisti e posizionamento dei convogli sui binari.

Ecco perché il nuovo regolamento prevede che i conducenti dei treni rientrino in servizio molto prima rispetto all'inizio delle fasce di garanzia: almeno 30 minuti in anticipo (massimo 1 ora e 30). Solo così sarebbe possibile far ripartire immediatamente i convogli appena scattano i periodi di tutela degli utenti.

OBBLIGO DI PRESTAZIONE

Per alcune categorie di dipendenti invece le nuove norme prevedono l'obbligo di lavorare a pieno regime. Nell'elenco sono stati inseriti i dipendenti delle Dct, le centrali operative delle linee metro e delle ferrovie urbane, ma anche gli addetti degli impianti di segnalamento, i supervisori di linea, gli addetti delle Dce (impianti elettrici) e delle Dcm (impianti di manutenzione). Tutte figure strategiche per assicurare la funzionalità del servizio.

Altro punto del nuovo regolamento: l'obbligo per autisti di bus e conducenti della metro di comunicare il rifiuto degli straordinari entro 24 ore dall'inizio del turno. Si tratta di una norma che è già stata inserita in un accordo sindacale e che varrà anche in concomitanza con gli scioperi. In questo modo l'azienda potrà organizzare il servizio conoscendo con buon anticipo l'organico a disposizione.

I TEMPI

La bozza del nuovo regolamento è già stata spedita ai sindacati di Atac e anche all'Autorità nazionale per gli scioperi. L'azienda spera di riuscire a raggiungere un accordo, almeno con i confederali. Molte di queste misure, è il ragionamento, sono già applicate in altre aziende dei trasporti e vengono considerate norme di buon senso. La trattativa con le organizzazioni dei lavoratori quindi viene considerata prioritaria. Per rendere operativo l'accordo basterebbe la firma delle sigle principali. Se però non si dovesse arrivare all'intesa, scatterebbe il piano B: Atac potrebbe chiedere all'Authority di intervenire autonomamente con un regolamento provvisorio.