Sterpaglie e rifiuti, sulle piste ciclabili
si pedala nel degrado

Sterpaglie e rifiuti, sulle piste ciclabili si pedala nel degrado
di Camilla Mozzetti
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Mercoledì 2 Luglio 2014, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 22:58

Sono passate appena due settimane dall’inaugurazione del pi grande parco lineare di Roma, con tanto di nuova pista ciclabile che collega Monte Ciocci alla stazione Monte Mario.

Lavori chiusi in tempi record, che hanno portato alla realizzazione di un nuovo percorso ciclabile ampio cinque chilometri.

NON SOLO MONTE MARIO

Una vittoria per gli amanti delle due ruote e anche per l’amministrazione del XIV municipio e dello stesso Campidoglio, da sempre convinti di poter rendere Roma, alla stregua di molte altre capitali europee, una città bici-friendly. Tuttavia, quella nuova pista fiammante stride con la realtà in cui versano le tante altre ciclabili della Capitale. Sedici quelle censite dall’associazione BiciRoma, che attraversano la città da nord a sud, undici le piste che, invece, si snodano dei parchi e nelle ville delle Capitale. E le caratteristiche che le accomunano un po’ tutte sono incuria, degrado, abbandono. Aspetti che tornano fuori con prepotenza proprio all’arrivo dell’estate, quando è più facile per gli appassionati delle due ruote tirare fuori dai garage e cantine le amate biciclette.

STERPAGLIE OVUNQUE

Il tratto di pista ciclabile che, per circa undici chilometri collega Ponte Milvio a Castel Giubileo, versa in uno stato di totale abbandono. La vegetazione è cresciuta a dismisura, la bonifica dell’area è assente da mesi, il XV municipio non se ne interessa e ancora meno sembra preoccuparsene il comune.

Sicché i ciclisti sono costretti a fare la gimkana tra sterpaglie, arbusti, rami. Per non parlare, poi, degli animali che, proprio in un contesto del genere, trovano l’habitat ideale per vivere: dai topi ai ramarri, dalle bisce alle vipere. Cambiando zona lo scenario resta il medesimo. La pista ciclabile del viadotto della Magliana potrebbe far concorrenza alla Parigi-Dakar. Dopo i recenti temporali che si sono abbattuti sulla Capitale, molti sono i rami che hanno invaso la pista e che sono stati rimossi dai ciclisti. E oltre alla vegetazione, ad “adornare” la pista ci sono persino montagne di rifiuti, compresi elettrodomestici, vecchi materassi e ferraglie di vario genere.

E poi la pista ciclabile dei Parioli, quella che passa di fronte alla Moschea. Qui, fino a qualche giorno fa, il terreno rosso era invaso persino dallo sterco di cavalli. E la lista potrebbe continuare. Con una serie di disservizi che arrivano fino all’assenza della semplice segnaletica orizzontale. Roma bici-friendly, insomma, ma a parole.

L’associazione BiciRoma lo scorso maggio aveva perfino mandato una missiva all’assessore Paolo Masini, l’assessore ai Lavori pubblici, chiedendo una maggiore attenzione al patrimonio delle piste ciclabili.

LA LETTERA

Appello finora rimasto inascoltato. «A nome degli oltre novemila iscritti – si legge nella lettera – l’associazione segnala la necessità di interventi urgenti di pulizia lungo le piste ciclabili della Capitale, da via del Cappellaccio a Tor di Valle, da Ponte Milvio a Castel Giubileo e sulla ciclabile presente su via della Moschea». Insomma: se nel traffico pedalare è un rischio, neanche sulle ciclabili è una passeggiata.

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