A piazzale dei Partigiani torna il degrado: ecco il mercato dell'illegalità

A piazzale dei Partigiani torna il degrado: ecco il mercato dell'illegalità
di Veronica Cursi
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Domenica 21 Dicembre 2014, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 15:30

Non è cambiato nulla. Anzi. Se possibile la situazione sembra essere pure peggiorata. Dopo qualche mese di tregua, a piazzale dei Partigiani è ricomparso il mercato dell'illegalità. E la piazza che racchiude un pezzo di storia di Roma ancora una volta è lasciata allo sbando. Basta guardare queste immagini per capire cosa succede ogni sabato e domenica da almeno due mesi a questa parte: un’invasione senza freni e senza controllo di decine e decine di venditori abusivi che invadono gli spazi pubblici per ricoprirli di ciarpame di ogni tipo.

«Il mercatino abusivo che a giugno, grazie anche alla denuncia del Messaggero, era finalmente scomparso è ritornato - racconta Andrea Meloni, presidente del comitato di quartiere - e ha ricominciato a mettere in mostra la sua merce: dal cibo all’abbigliamento ripescato nei cassonetti dell’immondizia, dai giochi agli alcolici.

Tutto senza scontrino e senza permesso». Non solo. «Oltre al bazar, vicino al tram, chi non vende bivacca allegramente lasciando per strada una condizione di degrado e sporcizia senza limiti». Le aiuole hanno una doppia funzione: spazio per deporre la “merce” e luogo dove espletare i bisogni fisiologici. Il tutto sotto gli occhi esterrefatti di residenti e turisti.

«Le autorità - racconta Michele Puccini, residente della zona - intervengono con colpevole ritardo senza neppure procedere al sequestro della merce, eppure sarebbe sufficiente presidiare sin dal mattino l’area in modo da dissuadere sul nascere il fenomeno, ad esempio spostando di qualche centinaio di metri il posto fisso “strade sicure” che attualmente è posizionato davanti all’ingresso della Stazione Ostiense».

Una situazione al limite del possibile con cui da anni lottano gli abitanti del quartiere senza risposta.

«Per noi residenti il fine settimana è diventato un incubo - si sfogano - dobbiamo assistere ad uno scempio quasi impotenti; quando la mattina chiamiamo le Autorità inizia il balletto delle competenze, ma non era stato creato un coordinamento tra le varie forze di polizia per combattere l’abusivismo commerciale? Qualcuno ci deve aiutare».