Irpef, esenzione per 600mila persone: ampliata la fascia di chi non deve pagare

Irpef, esenzione per 600mila persone: ampliata la fascia di chi non deve pagare
di Fabio Rossi
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Giovedì 26 Marzo 2015, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 08:50

L'addizionale comunale Irpef a Roma resta la più alta d'Italia - l'aliquota è fissa al 9 per mille, di cui quasi metà serve a pagare le rate del debito pregresso del Campidoglio - ma aumentano i cittadini esentati. L'assemblea capitolina ha approvato ieri, con 16 voti favorevoli, un astenuto ed un contrario, la delibera propedeutica al bilancio 2015 che riguarda l'ampliamento della soglia di esenzione dell'Irpef. Con l'ok al provvedimento viene innalzata, da 10 a 12 mila euro, la soglia massima di reddito imponibile per non dover pagare l'addizionale.

Già nella precedente manovra era stato aumentato il numero di romani esentati dalla tassa. Ora, con il bilancio 2015, i romani esenti dall'addizionale comunale passeranno da 530 mila a 613 mila, ovvero 83 mila cittadini in più, con un minore introito per l'amministrazione capitolina di circa 9,3 milioni di euro. I conti pro capite li ha già fatti Alfredo Ferrari, presidente della commissione bilancio: «Le 83 mila famiglie in più che da quest'anno rientrano nei parametri di esenzione dal pagamento potranno contare, in media, su un risparmio di circa 112 euro ognuna».
IL DIBATTITO
Portata a casa la delibera sull'Irpef, Fabrizio Panecaldo affida a Twitter il suo commento: «Abbiamo alleggerito la bolletta rifiuti e esentato dal pagamento addizionale Irpef 613 mila romani e romane. Roma cambia verso davvero», scrive sul suo account il coordinatore della maggioranza. «Insieme alla riduzione dell'1,5 per cento della tariffa Tari, la nostra amministrazione attenua la pressione fiscale sulle fasce più deboli - sottolinea Massimo Caprari, capogruppo del Centro democratico - Si tratta di un primo passo importante a favore di chi risente maggiormente i contraccolpi della lunga crisi economica».

LA POLEMICA
Ma Forza Italia non ci sta: «La delibera sull'esenzione Irpef rischia di essere il classico fumo negli occhi dei romani da parte dell'amministrazione Marino - si legge in una nota del gruppo consiliare azzurro - L'inganno della giunta Marino appare in tutta la sua meschinità quando osserviamo che, a fronte di questo piccolo sforzo sull'Irpef, si registrano per esempio aumenti delle tariffe degli asili nido e una diminuzione delle risorse per il sociale, la cultura e la sicurezza». Sel, invece, mostra semaforo verde al provvedimento: «Si tratta di interventi concreti dell'amministrazione capitolina a tutela di quanti sono colpiti maggiormente dalla crisi economica e occupazionale», sostiene il capogruppo Gianluca Peciola.