Incendio a laboratorio veterinario, chiesto il processo per sette persone

Incendio a laboratorio veterinario, chiesto il processo per sette persone
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Giovedì 20 Novembre 2014, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 20:09
Una vendetta l'incendio di un ambulatorio veterinario, legata ad una presunta «soffiata» che aveva portato «Striscia la notizia» a smascherare un caso di maltrattamenti di animali. Per questo episodio la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di sette persone, quattro responsabili dell'incendio e tre mandanti, per incendio. Si tratta di Giulio Amodei, Adalgiso Di Cesare, Ferdinando Giampaoli, tutti attualmente detenuti, e Luigi Giannacco, ritenuti dal pm Simona Maisto gli esecutori materiali dell' incendio, nonchè Anna Rubino, Giuseppe Moscarino e Michela Trentin, accusati di essere i mandanti.



Le fiamme divamparono nei locali dell'ambulatorio di via Pianeta Venere e rischiarono di coinvolgere anche gli appartamenti soprastanti. Il proprietario del locale andato pressochè distrutto si è costituito parte civile con l'assistenza degli avvocati Mariano e Benedetto Buratti.



Agli imputati il pm Simona Maisto contesta l'aggravante di aver agito per motivi abbietti o futili consistiti nella volontà di vendicarsi dei titolari dell'ambulatorio veterinario ritenuti responsabili della segnalazione a Striscia la notizia sfociata in un servizio andato in onda il 14 febbraio 2014 incentrato su un caso di maltrattamenti di animali, nella clinica veterinaria «Clinivet Pasteur», attribuito a Moscarino.
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