Speciale, il generale condannato
per lo scandalo delle spigole

Speciale, il generale condannato per lo scandalo delle spigole
di Giulio Mancini
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Domenica 1 Febbraio 2015, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 10:44
Destituito dal Governo Prodi dal comando generale del Corpo, fu reimmesso dal Tar nel suo ruolo, salvo dimettersi dubito dopo. Siciliano di Pietraperzia, Roberto Speciale è un personaggio molto controverso e come tale è stato a lungo al centro delle cronache. Divenuto generale di Corpo d'Armata, è stato Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano dal 9 marzo 1999 al 10 ottobre 2003.

Nominato Comandante Generale della Guardia di Finanza il 17 ottobre 2003, lo resta fino al giugno 2007, sostituito dal Generale Cosimo D'Arrigo, per una rimozione decisa dal Consiglio dei Ministri. Il 15 dicembre 2007 una sentenza del T.A.R. del Lazio reintegra il Generale Speciale nel ruolo di Comandante della Guardia di Finanza. A sorpresa, dopo due giorni, Speciale rassegna le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. Il (18 dicembre 2007) il Consiglio dei Ministri guidato da Romano Prodi rinomina Cosimo D'Arrigo Comandante Generale della Guardia di Finanza.

La rimozione decisa dal Governo guidato da Prodi nel giugnbo 2007 sarebbe stata conseguenza della circostanza avvenuta il 13 luglio 2006 quando Vincenzo Visco, allora Viceministro dell'Economia, avrebbe convocato il Generale e gli avrebbe parlato di un «avvicendamento di quattro ufficiali del Corpo». Speciale avrebbe rifiutato di ordinare il trasferimento chiesto da Vincenzo Visco dei quattro alti ufficiali della GDF, con cui si identificava l'intera gerarchia di Milano e che stavano indagando, direttamente o in ruolo di coordinamento, sul "caso Unipol" (la scalata di quest'ultima alla BNL). l 15 dicembre 2007 il TAR del Lazio accoglie il ricorso presentato da Speciale contro il decreto che lo ha destituito dal vertice della GdF quindi il decreto viene annullato e Speciale torna al comando della Guardia di Finanza; ma il 17 dicembre 2007 Speciale rassegna le proprie dimissioni con una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, subito inoltrata alla Presidenza del Consiglio dei ministri che accetta le dimissioni e nomina il successore, riconfermando Comandante generale della Guardia di Finanza Cosimo D'Arrigo. Nell'aprile 2008 è stato eletto deputato alla Camera nel Popolo della Libertà nella circoscrizione Umbria, non ricandidato nel 2013.

Del generale Roberto Speciale, si torna a parlare il 22 luglio del 2013 quando la Corte dei Conti lo condanna al pagamento di 200mila euro come risarcimento al Ministero dell’Economia di una vicenda avvenuta il 26 agosto 2005. Quel giorno il generale usò illegittimamente un ATR 42 MP in uso alla Guardia di Finanza per il trasporto di pesce fresco (spigole) da Pratica di Mare alla Scuola Alpina della Guardia di Finanza a Predazzo (TN), dove Speciale stava soggiornando con alcuni ospiti in occasione delle tradizionali Gare Invernali del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle.

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