Chioschi a Ostia, indagato comandante del primo gruppo dei vigili: abuso d'ufficio l'accusa

Chioschi a Ostia, indagato comandante del primo gruppo dei vigili: abuso d'ufficio l'accusa
di Mirko Polisano
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Martedì 20 Ottobre 2015, 03:42 - Ultimo aggiornamento: 11:40
Angelo Moretti, comandante della polizia municipale del I gruppo, al telefono non smentisce. Da ieri mattina, il suo nome compare nella lista degli indagati sulla questione del lungomare pedonalizzato a Ostia. Su quello stesso progetto, che ha poi messo nei guai anche il presidente del X Municipio Andrea Tassone, oggi ai domiciliari, continua l'indagine della Procura.

I fatti risalgono al luglio del 2014 quando l'amministrazione guidata da Tassone lanciò l'idea di «Ostia Mon Amour» che prevedeva di trasformare gran parte del lungomare in un'isola pedonale con camion bar e punti ristoro. In quel periodo, Roberto Stefano, il comandante dei vigili di Ostia, che aveva contestato l'iniziativa, era in ferie e a sostituirlo fu chiamato proprio Moretti. Durante un'operazione congiunta con la Asl Roma D, gli agenti di Ostia avrebbero dovuto far rispettare ad alcuni chioschi l'ordine di chiusura perché l'azienda sanitaria aveva riscontrato che non erano a norma.



IL RETROSCENA

Un intervento, quello dei vigili, che mandò su tutte le furie il presidente del Pd Andrea Tassone che convocò nel suo ufficio il direttore del municipio di Ostia Claudio Saccotelli, anche lui nelle indagini della Procura, e l'allora comandante Moretti per impedire ogni mossa che potesse pregiudicare la buona immagine di un evento che aveva già contro cittadini, imprenditori e i commercianti. L'azione della dirigente della Asl Roma D, che aveva disposto la chiusura di alcune delle attività, fu contrastata in qualsiasi modo. Sulla funzionaria furono fatte diverse pressioni fino al trasferimento della donna in un altro ufficio. Agli atti, c'è però la denuncia di uno degli agenti della polizia municipale di Ostia che ha poi fatto scattare il filone di indagine della Procura di Roma. Tra le accuse di cui Moretti dovrà rispondere, insieme al dirigente del Comune di Roma e ad altri due della Asl, c'è quella di abuso d'ufficio.