Sono gli agenti della Mobile ad indagare sul colpo i cui autori sarebbero italiani e professionisti delle rapine in grande stile. Il furgone con i vetri oscurati dove si nascondevano alcuni criminali ha tamponato il portavalori mentre le altre due auto dei banditi speronavano e tagliavano la strada alle guardie giurate a bordo di un ”Doblò” che non ha la blindatura. Un'azione praticamente perfetta: i banditi non hanno avuto bisogno di esplodere neanche un colpo.
I TESTIMONI
«Ce li siamo visti addosso - questo il racconto di uno dei vigilanti - Imbracciavano i mitra e avevano il volto coperto da passamontagna. Un effetto sorpresa a cui non abbiamo potuto opporci». I criminali hanno preso i plichi con il contante (quello di alcuni supermercati e centri commerciali della zona) ma anche le pistole e le radio dei due ostaggi. Un ”blitz” durato due o tre minuti in un luogo assolutamente isolato: in quel punto la complanare si stringe fino a diventare una stradina, vicino ad un ponticello pedonale che porta alla ferrovia. I banditi hanno abbandonato i mezzi usati per la rapina e sono fuggiti su altre auto. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica che ha effettuato un sopralluogo a caccia d'impronte. I banditi hanno usato i guanti per non lasciare impronte, avevano i volti coperti e nella zona non ci sono telecamere. Però non è escluso che gli agenti della Mobile possano imboccare una pista che possa rivelarsi vincente. Il colpo di oggi è la fotocopia di altri due avvenuti alcuni mesi fa nella Capitale.
I PRECEDENTI
Una mattina dei primi di giugno dello scorso anno, stesso orario di ieri, un commando armato di mitra assaltò un portavalori sulla rampa di accesso che dal ”Gra” porta alla A24. I banditi, anche in quell'occasione bloccarono il furgone imbottigliandolo con auto rubate fra le quali c'era un'Alfa Romeo dello stesso modello di quella usata ieri sulla Roma-Fiumicino. La rapina fruttò 190mila euro. Un altro colpo simile è quello avvenuto il 2 agosto scorso a Torre Angela contro un furgone della Securitas che fruttò al commando armato circa 200mila euro. Anche a Torre Angela i banditi usarono un furgone e si spacciarono per dipendenti di un forno: nel furgone che avevano usato fu trovato un cesto di pane vicino alla guida che era servito per nascondere le armi lunghe. In entrambe le due rapine dello scorso anno i banditi avrebbero parlato in napoletano. Un'auto dei banditi utilizzata nel colpo sul ”Gra” risultò rubata a Napoli.