Roma, l'assessore Esposito annuncia licenziamenti su Twitter e minaccia un dipendente: «Occhio a non essere il primo»

Roma, l'assessore Esposito annuncia licenziamenti su Twitter e minaccia un dipendente: «Occhio a non essere il primo»
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 28 Agosto 2015, 17:18
L'assessore ai Trasporti, Stefano Esposito, promette su Twitter di "licenziare in tronco" due dipendenti Atac che lavorano alla Stazione Termini, accusati da un utente di avere aggredito un passeggero sulla banchina per Battistini.

Poi se la prende con autista contrario al provvedimento e lo avverte: "Occhio a non essere il primo" (licenziato, si intende).



La querelle comincia con la risposta di Esposito a un iscritto del social network, che lo aveva interpellato per denunciare di "essere stato aggredito verbalmente da personale Atac per avere segnalato la presenza di borseggiatrici in stazione". "Dammi il nome e cognome e li licenzio in tronco", risponde a stretto giro il senatore Pd. E nei cinguettii di risposta, spuntano due nomi: F.S. e M.O.



Contattato al telefono, l'assessore ai Trasporti annuncia di avere preso nota della segnalazione e di avere chiesto ad Atac di avviare un'indagine interna. "Ho contattato il direttore generale Micheli per chiedere innanzitutto di verificare i due nomi, per capire se sono corretti o no. Se la segnalazione si dimostrerà esatta, convocheremo i due lavoratori in azienda per accertare la dinamica, anche con l'aiuto delle telecamere. Se hanno sbagliato, dovranno pagare".



Nel frattempo peró su Twitter il dibattito prosegue. E a un utente, presumibilmente dipendente Atac, che sembra non gradire l'atteggiamento di Esposito ("Ma te rendi conto de quello che scrivi?"), l'assessore risponde duro: "Occhio a non essere il primo" (licenziato).



Un botta e risposta a colpi di social, quello del senatore dem con l'autista, che segue quello di pochi giorni fa tra lo stesso Esposito e il capogruppo della lista Marchini, Alessandro Onorato. “Sei un poveretto. Gli Spada ti fanno sporcare le mutandine”, scriveva l'assessore al consigliere. Risposta di Onorato: “Un poveretto sarai tu che fai il senatore e l’assessore a 15mila euro al mese sulla pelle dei romani. Vergogna”.

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