Pedofilia, Papa Francesco incontra le vittime degli abusi

Pedofilia, Papa Francesco incontra le vittime degli abusi
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Domenica 6 Luglio 2014, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 20:28
​Per la prima volta papa Francesco incontrer domani un gruppo di vittime dei preti pedofili. Anzi, le accoglierà nella sua residenza. Sei persone che hanno subito abusi sessuali da parte di sacerdoti, provenienti da Germania, Gran Bretagna e Irlanda, accompagnate dal cardinale di Boston Sean Patrick ÒMalley - strenuo combattente del fenomeno della pedofilia nella sua diocesi e coordinatore della Commissione per la tutela dei minori voluta da papa Bergoglio -, parteciperanno domattina alla messa celebrata dal Pontefice a Casa Santa Marta e poi si incontreranno con lui.



Un segnale eloquente, da parte del Papa che su questo tema ha promesso «tolleranza zero», sulla scia di quanto avviato già da Benedetto XVI, che manifesta la sua vicinanza ai colpiti da questa vera e propria «piaga», la partecipazione alle loro sofferenze, la volontà di non abbassare mai la guardia su un fenomeno che mina la credibilità stessa della Chiesa. Francesco lo aveva preannunciato lui stesso ai giornalisti a fine maggio durante il volo di ritorno dalla Terra Santa: «Prossimamente ci sarà una messa a Santa Marta con alcune persone che sono state vittime di abusi da parte di sacerdoti, e poi una riunione con loro». «Un sacerdote che fa questo tradisce il corpo del Signore - aveva aggiunto -, perchè il sacerdote deve portare questo bambino o questa bambina alla santità, e invece abusa di loro». E aveva chiuso con un paragone capace di suscitare impressione: «È come fare una messa nera».



«In questo problema non ci saranno figli di papà», aveva anche assicurato Francesco, spiegando come la giustizia avrebbe fatto il suo corso senza sconti per nessuno e senza «privilegi». Una linea già concretizzatasi in questi giorni con la condanna allo stato laicale dell'arcivescovo polacco mons. Jozef Wesolowski, ex nunzio a Santo Domingo, processato canonicamente per abusi su minori e - una volta che la sua espulsione dal clero sarà ratificata da sentenza definitiva - atteso anche da un processo penale in Vaticano, con in più un provvedimento cautelare per limitarne la libertà di movimento. Misure, queste, che dimostrano come nell'era Bergoglio non ci siano spazi per aggiustamenti e immunità.



Oggi, intanto, si è svolta in Vaticano una riunione informale della nuova Commissione che Francesco ha istituito per la tutela dei minori, organismo di cui il cardinale Sean O'Malley (già a Roma in questi giorni come componente del C9, il consiglio dei cardinali che coadiuva il Papa nella riforma della Curia) è coordinatore. Della Commissione, che si occuperà di strategie e programmi per indirizzare l'azione della Chiesa contro la pedofilia, anche per quanto riguarda l'obbligo della «responsabilità» (accountability), attualmente composta da quattro uomini e quattro donne tra laici e religiosi e riunitasi per la prima volta all'inizio dello scorso maggio, fa già parte una vittima di abusi, l'irlandese Marie Collins, e altre ne potrebbero entrare.

Era stato Ratzinger, il 17 aprile 2008, il primo Papa a incontrare un gruppo di vittime di preti pedofili, presso la Nunziatura di Washington durante la sua visita negli Stati Uniti. Benedetto XVI ebbe poi anche altri incontri, nel corso dei suoi viaggi in Australia, Malta, Regno Unito e Germania.