«Un buon seme, che darà frutto». Così Francesco ha sintetizzato il risultato della settimana di esercizi spirituali nella casa paolina del Divin Maestro e ha ringraziato il sacerdote che li ha condotti, don Angelo De Donatis, parroco della chiesa romana di San Marco al Campidoglio.
«Vorrei ringraziarla a nome mio e di tutti noi, per il suo aiuto in questi giorni, il suo accompagnamento, il suo ascolto - ha affermato il Papa, rivolgendosi a don Angelo -. Noi adesso torniamo a casa con un buon seme: il seme della Parola di Dio. È un buon seme, quello. Il Signore invierà la pioggia e quel seme crescerà. Crescerà e darà il frutto», ha assicurato il pontefice.
«Ringraziamo il Signore per il seme e per la pioggia che ci invierà, ma anche vogliamo ringraziare il seminatore. Perché lei - si è sempre rivolto a don Angelo, che ha condotto gli esercizi spirituali ad Ariccia - è stato il seminatore: e sa farlo, sa farlo! Perché lei getta di qua, getta di là, senza accorgersene o facendo finta di non accorgersene...», ha sorriso divertito Francesco.
Una predicazione che, dà atto Jorge Mario Bergoglio, «segna, va al centro, va a segno. Grazie per questo e le chiedo di continuare a pregare per questo "sindacato di credenti" - così ha definito scherzosamente il gruppo di cardinali e vescovi che con lui ha partecipato agli esercizi spirituali per la Quaresima -. Tutti siamo peccatori, ma tutti abbiamo la voglia di seguire Gesù più da vicino, senza perdere la speranza nella promessa e anche senza perdere il senso dell'umorismo».
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