Pigne contro i professori, incursioni di un clown nelle scuole venete su richiesta degli studenti

Pigne contro i professori, incursioni di un clown nelle scuole venete su richiesta degli studenti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Novembre 2014, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 14:19

Dottor Kegel, pensaci tu. C’è un clown che gira nelle scuole venete, da Verona a Padova, che crea scompiglio tra i presidi e si propone come giustiziere degli studenti. Parrucca e giacca rossa, boa di piume verdi e gazzelle ai piedi per poter sfuggire alla cattura dei bidelli. Il suo nome in codice è appunto Kegel, un omaggio al medico ottocentesco che inventò i rimedi per rinforzare la vescica e combattere l’incontinenza.

Il suo mestiere è castigare i professori, colpevoli secondo il pagliaccio, di mortificare la creatività.

Gli insegnanti hanno risposto con una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Ma lui, ormai, è un mito fra i ragazzi che gli scrivono su facebook per farlo intervenire o farlo desistere. Un ragazzo aveva chiesto il suo aiuto salvo poi ripensarci quando la preside lo ha minacciato di sospensione: “Ti prego non venire più o peggiorerai la situazione”. Lui ha preso carta e penna e ha scritto alla preside “un pagliaccio è risaputamente buono”, invitandola a un po’ di “flessibilità mentale” e chiudendo la lettera con un monito: “Lasci un minimo spazio all’inconsueto, può solo far del bene, stimola e apre”. E infine: “Dirige una scuola non un carcere”.

Su youtube Kegel ha anche un canale dove pubblica i video delle sue incursioni negli istituti scolastici. A volte inseguito dagli addetti alla sicurezza, altre in cui incita alla creatività. Lui raccoglie tutte le lamentele ed entra in azione per criticare il sistema scolastico: quelle insufficienze sparate sui compiti di più della metà della classe, quel nozionismo stantio che non arieggia il pensiero. Ad alcuni prof ha tirato addosso delle pigne, un “elemento di non sense” lo definisce il pagliaccio dandy e ribelle che promette altre visite a sorpresa: “Tutti devono tener presente che per il dottore non è facile spostarsi e che tutti lo vogliono! Continuate ad andare a scuola come avete sempre fatto e fidatevi che il dottore arriverà!”