Medicina, flash mob degli universitari alla Sapienza: distribuite guide al test sicuro

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Martedì 8 Aprile 2014, 09:54
Flash mob all'universit La Sapienza di Roma degli univesitari e degli studenti. Oggi, a monitorare il corretto svolgimento della prima tornata dei test d'ingresso nazionale per le facolt a numero chiuso di Medicina e Odontoiatria e nei prossimi giorni in cui sono previsti i test di Veterinaria e Architettura, saranno presenti l'Udu e la Rete degli Studenti Medi.

Con flash mob e volantinaggi in tutta Italia, distribuiranno guide al test sicuro affinchè gli studenti siano coscienti di cosa debba o non debba accadere in aula. «Come tutti gli anni - ha dettoGianluca Scuccimarra, Coordinatore Unione degli Universitari - oggi e nei prossimi giorni saremo davanti a tutte le università italiane con flash mob e volantinaggi per smontare il numero chiuso partendo da un test sicuro. Distribuiremo, infatti, le guide al test sicuro affinchè gli studenti siano coscienti di cosa debba o non debba accadere in aula, in modo da poter segnalare qualsiasi irregolarità. Partire da un test in sicurezza è l'unico modo per smontare tassello per tassello il sistema del numero chiuso: basti pensare che non c'è mai stato un anno in cui non vi fossero domande scorrette o violazioni dell'anonimato. Il Flash mob organizzato alla Sapienza stamattina - prosegue - e il volantinaggio della guida al test sicuro, come in tutte le altre università italiane, vuole lanciare un messaggio preciso: per smontare il numero chiuso è necessario partire da un test in sicurezza».



«Nelle scorse settimane abbiamo fatto assemblee nelle scuole di tutta Italia per sensibilizzare gli studenti su come affrontare i test d'ingresso - spiega Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti - Oggi saremo accanto a quelle studentesse e quegli studenti per un test in sicurezza. Ogni anno, infatti, le ingiustizie aumentano anzichè diminuire: l'anno scorso il bonus maturità, quest'anno l'anticipazione dei test ad aprile che hanno ingiustamente costretto migliaia di ragazze e ragazzi a tralasciare la preparazione dell'ultimo anno di superiori
».