LE REAZIONI
La notizia ha suscitato la reazione dell'Associazione nazionale fumo elettronico (Anafe). Il presidente Massimiliano Mancini afferma: «La direttiva europea è in contrasto col parere del Consiglio superiore di sanità che lo scorso 4 giugno ha chiaramente detto che la sigaretta elettronica non può essere considerato un farmaco». Mancini polemizza col ministro della Salute Beatrice Lorenzin e chiede al Governo italiano cosa intende fare sulla sigaretta elettronica: «Seguire le direttive europee o quelle del Cosiglio nazionale di Sanità?». L'Anafe chiede inoltre che «si dia il via ai lavori del tavolo di approfondimento annunciato, assieme agli operatori del mercato».
Nei giorni scorsi il ministro Lorenzin aveva affermato: «La direttiva Ue sulle sigarette elettroniche è estremamente vaga perchè fa solo una differenziazione quantitativa della nicotina. Sulla quantità di nicotina nelle sigarette elettroniche è evidente che si sta studiando per capire qual è il parametro di nicotina all'interno della sigaretta che non la trasforma in farmaco». Adesso l’Europa ha deciso sulla quantità e la parola passa al governo italiano.
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