Vitalizi, tutto l’oro dei consiglieri: assegni a 41 anni e milioni di buonuscita

Vitalizi, tutto l’oro dei consiglieri: assegni a 41 anni e milioni di buonuscita
di Diodato Pirone
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Mercoledì 6 Agosto 2014, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 09:51

Districarsi fra i vitalizi regionali non significa solo fare un viaggio nel privilegio. E’ molto di pi. Nella foresta di leggi e leggine costruite e nascoste negli anni con certosina abilità si incontra un lupo: la ferocia dell’Italia profonda. L’incredibile abbondanza di cinismo amorale, base del saccheggio delle risorse pubbliche che la commedia all’italiana ha raccontato in tanti di film di grande successo, si ritrova in una galleria di personaggi di provincia. Figure apparentemente diversissime fra loro, eppure accumunate dalla volontà di "approfittare", di perpetuare il privilegio al quale si è in qualche modo avuto accesso spesso per capacità di relazione e quasi mai per merito.

Che cosa possono avere in comune, Eva Klotz, la pasionaria dell’indipendenza del Sud-Tirol, consigliere della Regione Trentino Alto Adige e Claudia Lombardo, l’ex consigliere regionale della Sardegnaerede del pacchetto elettorale del padre boss storico del Psi sardo? Un maxivitalizio da mille e una notte. Eva Klotz - secondo regole che proprio ieri la Regione è stata costretta a cambiare anche per l’avvio di una inchiesta penale della Procura di Trento - ad un certo punto si è trovata titolare di un tesoretto equivalente al vitalizio pari a 1.145.761.000 euro (avete letto bene: oltre un milione e centomila euro). Lombardo, invece, si è conquistata sul campo il titolo di "miss vitalizio" assegnatole da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera per essere entrata in possesso di un vitalizio di 5.100 euro netti mensili all’incredibile età di 41 anni (grazie a 20 anni di permanenza in Consiglio). L’assegno d’ora è partito lo scorso febbraio, ovvero quando per tutte le donne iscritte all’Inps con 20 anni di contributi l’età pensionabile era di 63 anni e 9 mesi.


LA GALLERIA
Ma se la Klotz, tutt’ora consigliere, non ha ancora preso una lira e con le nuove regole trentine si vedrà tagliare del 28% il gruzzolo accumulato oppure subirà una decurtazione del 20% del vitalizio rispetto a quanto previsto finora, in molte Regioni non c’è traccia di provvedimenti che frenino la diffusione del malcostume dei vitalizi gonfiati. Nel Lazio, ad esempio, per una quarantina di ex consiglieri regionali e di assessori tecnici in carica fino al 2013 è ancora possibile ottenere il vitalizio a 50 anni. E’ il caso dell’ex consigliere Roberto Buonasorte che compirà il fatidico compleanno il prossimo 21 agosto. Alzare l’età dell’accesso al vitalizio è legittimo: non tocca i diritti acquisiti. Anche cambiare altre regole è legittimo. E’ il caso, incredibile a dirsi, del cavillo che in teoria consente a tre esponenti della Lista Polverini proclamati per errore consiglieri regionali e poi esclusi per un problema di calcolo di accedere al vitalizio sia pure in cambio di consistenti versamenti che pare abbiano deciso di non effettuare.


Il Trentino ha poi appena introdotto un tetto al cumulo dei vitalizi regionali e parlamentari che invece altrove, come nei casi laziali di Augusto Battaglia, Giulio Maceratini, Oreste Tofani arriva ad oscillare fra i 7.500 e gli oltre 10 mila euro netti mensili.


In compenso, al privilegio del vitalizio non accederà l’ex consigliera regionale più famosa d’Italia, la lombarda Nicole Minetti. Assieme al suo ex collega Renzo Bossi, detto il trota, ha preferito ritirare subito i contributi accumulati in 5 anni: 43 mila euro.
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