Renzi al Meeting va a caccia dell'applausometro ciellino per parlare delle sfide italiane

Renzi al Meeting va a caccia dell'applausometro ciellino per parlare delle sfide italiane
di Franca Giansoldati
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Giovedì 2 Luglio 2015, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 09:29
Tutti (ma proprio tutti) i presidenti del Consiglio, dal 1980 in poi, hanno calcolato a Rimini, attraverso l’applausometro, il livello raggiunto del proprio gradimento, attraversando, al loro arrivo nel quartiere fieristico, ali di folla, tra volontari in divisa, famiglie, ragazzi, pensionati, gente normale, insomma il popolo ciellino di base, quello che costituisce il cuore pulsante del movimento fondato da don Luigi Giussani. Stavolta, il 25 agosto prossimo, alla kermesse romagnola, è atteso Matteo Renzi al quale è stato riservato l’incontro più politico di tutta la settimana. “L’Italia e le sfide del mondo”. Il premier ha scelto questo titolo per parlare dell’orizzonte comune, e forse, anche per prepararsi alla non facile stagione politica autunnale, con la ripresa delle attività dopo la pausa estiva.

L’incontro inaugurale, invece, previsto per la mattina del 20 agosto, è dedicato al ruolo delle religioni (“che sono parte della soluzione, non il problema). Ne parleranno il cardinale Tauran, il rabbino di Francia, Korsia e l’imam francese Gaci. Naturalmente nei giorni successivi la passerella politica continuerà. Diversi i ministri. Del Rio, Padoan, Gentiloni, Martina. Tra gli appuntamenti ecclesiali da segnalare, forse il più interessante è quello con il cardinale Pell, il superministro dell’economia di Papa Francesco che parlerà del rapporto tra Chiesa e denaro.



Probabilmente, in quell’occasione, conoscendo la sua verve aperta e ben poco diplomatica, ne approfitterà per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Il Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini è una manifestazione organizzata dal movimento ecclesiale ciellino che propone una riflessione a tutto campo, e un confronto aperto su temi culturali, religiosi, politici, artistici, attraverso incontri, dibattiti, mostre, eventi musicali, letterari, sportivi. IL titolo scelto da Roberto Fontolan e da Emilia Guarnieri è tratto da una poesia del poeta Luzi: “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”.



Le vicende giudiziarie che in questi mesi hanno visto coinvolte alcune strutture legate a Cl non sembrano avere scalfito la voglia di raccontare un’altra storia, quella che il fondatore, don Giussani, ha cercato fino alla fine dei suoi giorni di fare emergere. Una storia umana, cristiana, capace di parlare del bisogno dell’uomo di ottenere da un incontro una dimensione molto più ampia, trascendente, spirituale. In ogni incontro c’è una mano invisibile, diceva don Gius ai suoi.

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