Napolitano, l'ultimo brindisi prima dell'uscita dal Colle

Napolitano, l'ultimo brindisi prima dell'uscita dal Colle
di Mario Ajello
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Martedì 16 Dicembre 2014, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 20:17
Quindi sta lanciando Padoan? Quindi sta candidando la Finocchiaro? Quindi sta tirando la volata a Giuliano Amato? Non c’è sillaba del discorso del presidente Napolitano, nel saluto natalizio dentro il salone del Colle, che non susciti in platea - dove siedono tutte le decine di aspiranti al Quirinale: ma se poi arriva un ”papa straniero”? - commenti del tipo: sta tifando per questo o per quello il presidente uscente?



In realtà, Napolitano sta dicendo che il governo deve continuare a fare le riforme, gli sta dando tutto il suo sostegno - al punto che nel brindisi successivo qualcuno azzarda scherzando: «Quasi quasi il presidente ha candidato Matteo alla sua successione!» - ma soprattutto è impegnato ad andare via, a conquistare il meritato riposo tra poche settimane, a tracciare un quadro positivo del nuovo sistema politico che si è creato, in maniera da non farsi rimpiangere troppo.



Anche se la tentazione di tutti i presenti - a cominciare da Renzi e a continuare perfino con tutti i quirinabili, cioè quelli che sperano nella propria elezione ma non devono darlo a vedere - sarebbe stata quella, prima di lasciare il brindisi natalizio, di supplicare l’anziano Re Giorgio: ma non potrebbe restare sul Colle un altro po’, non ci regala un piccolo supplemento? No, il tempo è finito. E ora, appena verrà archiviato il clima rilassato di questa festa di auguri e nell’istante preciso in cui Napolitano annuncerà le dimissioni, comincerà la mattanza.
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