«No a nulla di fatto» Sulle riforme «non si miri a un nuovo nulla di fatto», dice. Permangono «pregiudiziali diffidenze e contestazioni rispetto alla ricerca di accordi con forze politiche opposte», «prevalendo le quali naufragherebbe ancora una volta il tentativo, peraltro già così tardivo, di riforma». «Rivolgo un pacato e fermo appello a superare una estremizzazione dei contrasti, una esasperazione ingiusta e rischiosa - anche sul piano del linguaggio - nella legittima espressione del dissenso», aggiunge.
Giovani e lavoro Napolitano indica quindi come «priorità» di ogni riforma «l'imperativo categorico della crescita dell'occupazione, in particolare quella giovanile». E ricorda che la ripresa in Italia e in Europa «è tuttora incerta» ed è legata a «riforme strutturali».
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