in occasione della presentazione del Rapporto famiglia CISF 2014 dal titolo "Le famiglie di fronte alle sfide dell'immigrazione".
«Le nostre norme sulla cittadinanza sono fra le più severe in Europa - ha detto Grasso - e rischiano di escludere dai diritti migliaia di persone che, con il loro lavoro onesto, contribuiscono al benessere e al progresso della nostra società, che è anche la loro società».
I giovani. «Penso poi ai giovani nati nel nostro Paese, che qui studiano, parlando la nostra lingua e i nostri dialetti; che tifano o giocano nelle nostre squadre di calcio - ha detto Grasso - Spesso mi ritrovo fra molti di loro nelle iniziative a favore della legalità e mi sono sempre chiesto amaramente perché questi giovani combattono per la giustizia e per il futuro di un Paese di cui non sono e non saranno mai cittadini, almeno finché la legge non sarà cambiata».
«L'integrazione parte dalla scuola». «Io sono convinto - dice il presidente del Senato - che la sfida della costruzione di una nuova società multietnica e multiculturale debba muovere dalla scuola, che oggi è arricchita in tutta Italia dai bei volti di ragazzi che arrivano da luoghi geograficamente e culturalmente lontani. Proprio la diversità è il paradigma dell'identità stessa della scuola che deve sapere costruire la capacità dei giovani cittadini di conoscere e di apprezzare le differenze all'insegna di una coesione sociale attenta alla dimensione cognitiva dei saperi e a quella affettiva di ciascuno, affinché possa realizzarsi un nuovo concetto di cittadinanza, plurale ed edificato attorno a comuni valori. La scuola italiana, pur nelle tante difficoltà, dimostra ogni giorno di saper essere, ancora prima che luogo di istruzione e di informazione culturale, uno spazio dove si compiono i processi di socializzazione e di integrazione che anticipano la piena maturazione del Paese».
«Bisogna pensare a un nuovo percorso per gli stranieri». «E' giunto il momento di pensare a un nuovo percorso di cittadinanza per gli stranieri che qui si sono integrati e per le seconde generazioni - dice Grasso - E' fermo il convincimento che il futuro del nostro Paese dipenderà dalla capacità che avremo di ricostruire la famiglia, nucleo primario di aggregazione sociale e attraverso di essa una nuova cittadinanza, che tenga conto dei valori della solidarietà, del dialogo, e del rispetto delle identità etniche, sociali e culturali di ciascuno».
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