Decadenza, Berlusconi prepara la piazza: è solo l'inizio. Oggi voto alle 19

Silvio Berlusconi
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Martedì 26 Novembre 2013, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 09:59

Resta confermato a domani il voto sulla decadenza di Berlusconi, mentre l'ex premier chiama a raccolta i suoi per la manifestazione di domani a Roma che sar solo l'inizio, ha detto. Immediata la reazione del Pd , che denuncia un «punto di rottura con la storia della repubblica e con il nostro sistema democratico».

Il voto sulla decadenza. Le votazioni degli ordini del giorno che possono venir presentati in difformità alla relazione Giunta per le Immunità cominceranno alle 19 di domani. Sarà una seduta unica comune dell'aula del Senato (con unica sospensione tra le 14 e le 15) sulla proposta della Giunta per le elezioni sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, ha ricordato il presidente del Senato, Pietro Grasso, riferendo l'esito della riunione dei Capigruppo di Palazzo Madama. Grasso ha detto che, nel caso di «ordini del giorno in difformità» rispetto alla proposta della Giunta che si è espressa a favore della decadenza, «le dichiarazioni di voto saranno riferite al complesso degli strumenti presentati. Gli ordini del giorno saranno posti ai voti alle ore 19 e la presidenza è autorizzata ad armonizzare i tempi del dibattito». Il voto sugli ordini del giorno conclude l'esame della questione.

Stefano: abbiamo solo applicato la procedura. «Abbiamo gestito una procedura che ha tenuto insieme l'avverbio immediatamente con il rispetto dei diritti - ha detto stamattina Dario Stefàno, senatore di Sel e presidente della Giunta per le elezioni e le immunità, ad Agorà, sui Rai Tre - Abbiamo concesso il massimo dei termini a Berlusconi perché si difendesse. Il regolamento riconosce a Berlusconi il diritto di costituirsi in Giunta: per due volte lui non ha aderito, ma ha mandato scritti difensivi. Il relatore ha avuto più di un mese di tempo per definire la sua proposta. Io non vorrei che qui si arrivasse al paradosso di immaginare che per Berlusconi servissero procedure diverse. Abbiamo solo provato ad applicare la procedura».

Berlusconi. «Domani scendono in piazza tutti i cittadini consapevoli di quello che sta avvenendo che sono preoccupati, che non lo fanno per difendere me, ma che hanno a cuore il futuro del Paese e la nostra libertà. Credo che la manifestazione sia assolutamente legittima e pacifica e sia solo l'inizio», ha detto Berlusconi a Studio Aperto, annunciando anche che domani sera ale 21 sarà ospite di Porta a Porta. «Ho ripreso a comunicare - ha detto il cavaliere -. Venite al partito dove le mie porte sono aperte a tutti».

Attacco alla legge di stabilità. «Questa è la legge di stabilità delle poltrone, ha detto Berlusconi alla riunione dei gruppi di Fi. Un passaggio che i parlamentari hanno sottolineato con un applauso. «Dobbiamo far capire agli italiani che solo concentrando i voti sul principale partito di centrodestra si può arrivare a governare il Paese», ha aggiunto, sottolineando che «si ha un bel vantaggio ad essere di meno, almeno ora sono tutti simpatici, prima non si poteva dire la stessa cosa».

«Deriva giustizialista». «No, io ho lavorato bene per il mio paese come imprenditore e uomo di Stato, sono italiano al 100% e sono sceso nel 94 in politica per evitare un destino illiberare e una deriva giustizialista all'Italia, c'era da essere preoccupati. Non ho mai avuto ambizione politica, continuerò a difendere quello che io ritengo il primo dei diritti e cioè la libertà. Lo farò con orgoglio», è stato un altro passaggio dell'intervento di Berlusconi a Studio Aperto. Le sette nuove testimonianze annunciate ieri sono «atti ufficiali che ristabiliscono la verità su una vicenda legata al processo Mediaset. Una verità sistematicamente negata» che «mi ha visto condannato per fatti che non ho commesso» e «con una fretta inaudita di un processo pieno di forzature e teoremi surreali». «Un processo farsa» condotto da «giudici di estrema sinistra».

La reazione del Pd. «Stiamo assistendo a un'escalation con toni sempre più violenti da parte di Berlusconi - reagisce il Pd attraverso il responsabile giustizia del partito Danilo Leva -. Invocare la piazza contro una sentenza emessa da un tribunale rappresenta un punto di rottura con la storia della repubblica e con il nostro sistema democratico. È una strategia che mira a produrre tensione logorando il paese e che rende Berlusconi sempre più anti-stato. Di fronte a queste parole le forze politiche democratiche hanno il dovere di reagire costruendo un argine in difesa delle istituzioni. Oramai è chiaro che per sfuggire alla legge è pronto a incendiare l'Italia. Cedere al suo ricatto e alle sue minacce, creerebbe un precedente devastante per la tenuta stessa delle istituzioni democratiche».

Berlusconi: nessun passo indietro prima del voto sulla decadenza. «Non ho intenzione di fare alcun passo indietro prima del voto sulla decadenza - ha detto inoltre stamattina Silvio Berlusconi alla "Telefonata" di Belpietro su Canale 5 - Gli italiani che mi hanno dato la fiducia guardano a me come leader del centrodestra».

«Odio totale verso di me». «Temo l'arresto? Non saprei. Certo è che nei miei confronti c'è un odio totale da parte di una magistratura che ha impiantato 57 processi contro di me...» dice Berlusconi ribadendo di non aver mai chiesto salvacondotti e di aver lavorato esclusivamente per il bene del Paese.

«Gli elettori del centrodestra votino un solo partito». «Da qui in avanti - dice il Cavaliere - gli elettori del centrodestra devono guardare in faccia alla realtà, alla nostra storia e dare il voto ad una sola forza politica».

«Io innocente, i senatori Pd e M5S riflettano». Berlusconi torna a professare la sua totale innocenza sulla vicenda Mediaset e fa un nuovo appello ai senatori di Pd e del Movimento 5 stelle: «Se ci fosse un minimo di indipendenza di giudizio da parte di questi parlamentari rispetto alle indicazioni dei loro partiti, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza» e agire di conseguenza. Secondo il Cavaliere ci sono delle prove «assolute» che provano la sua estraneità dei fatti contestatigli e che ora, con le 12 nuove testimonianze in campo, è automatica la richiesta di revisione del processo che ha emesso una sentenza voluta - dice - da una magistratura di «estrema sinistra» che ha solo l'obiettivo di «condannarmi» . E lo ha fatto ora con una sentenza che - aggiunge - «grida vendetta davanti a Dio e agli uomini.

Il processo Mediaset. La difesa di Berlusconi avrà bisogno di «qualche mese» per valutare tutti i nuovi documenti e testimonianze prima di decidere se presentare l'istanza di revisione che «deve essere seria e robusta», ha spiegato l'avvocato Niccolò Ghedini, uno dei legali dell'ex premier. «Non sappiamo neppure se presenteremo l'istanza di revisione» del processo Mediaset. «Stiamo raccogliendo il materiale e valutando», ha precisato Franco Coppi, un altro legale di Silvio Berlusconi.

Cicchitto: Berlusconi sbaglia, nessuna regia di Napolitano. «Berlusconi sbaglia nel considerare il Capo dello Stato come il grande regista della sua liquidazione - dice in un'intervista alla Stampa Fabrizio Cicchitto, passato al Nuovo centrodestra - Non c'è stata nessuna trattativa riservata e non mi risultano impegni segreti di Napolitano. L'unica cosa che Napolitano ci ha chiesto, al momento di accettare una rielezione che noi gli abbiamo chiesto per disperazione, è stata la nascita di un governo dalla durata congrua. La responsabilità va cercata nella magistratura politicizzata, non nel capo dello Stato che, anzi, l'ha ricevuto al Quirinale anche dopo la condanna, segnale implicito di riconoscimento politico».

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