M5s, Crimi indagato dal Senato per insulti a Berlusconi su Facebook

Vito Crimi
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Lunedì 7 Ottobre 2013, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 21:00

iniziata un'istruttoria che cercher di chiarire come si sono svolti i fatti, dopo di che si convocher il consiglio di presidenza. Il presidente del Senato Piero Grasso risponde così a chi gli chiede se ci saranno conseguenze per l'atteggiamento tenuto dal senatore del M5S Vito Crimi durante la seduta della Giunta per le Immunità chiamata a decidere sulla decadenza di Berlusconi.

Le norme che mantengono «l'ordine» dentro Palazzo Madama sono gli articoli del regolamento che vanno dal 66 al 72. La prima sanzione è quella del «richiamo». Ma qualora un senatore, «nonostante il richiamo inflittogli dal Presidente, persista nel suo comportamento», o indipendentemente da «precedenti richiami», passi ad «oltraggi o vie di fatto o faccia appello alla violenza o compia comunque atti di particolare gravità», il Presidente pronuncia nei suoi confronti la «censura» e può disporne l'esclusione dall'Aula per il resto della seduta.

Il senatore «richiamato all'ordine ha facoltà di dare spiegazioni al Senato alla fine della seduta o anche subito, a giudizio del Presidente». E a seguito delle giustificazioni date, il presidente «può disporre, a suo insindacabile giudizio, la revoca del richiamo». Nei casi di «insubordinazione» previsti, il presidente può proporre al «Consiglio di Presidenza di deliberare, nei confronti del Senatore al quale è stata inflitta la censura, l'interdizione di partecipare ai lavori del Senato per un periodo non superiore a 10 giorni di seduta». E il senatore può fornire ulteriori spiegazioni al Consiglio stesso. Per fatti, invece, «di particolare gravità che si svolgano nel recinto del palazzo del Senato, ma fuori dell'Aula, il Presidente può ugualmente investire del caso il Consiglio di Presidenza il quale, sentiti i Senatori interessati, può deliberare le sanzioni» già previste per l'Aula. E questo potrebbe essere il comma che più si adatta alla vicenda Crimi: il senatore del M5S che mentre era in Giunta per le Immunità ha postato immagini e tweet contro Berlusconi. Le deliberazioni adottate dal Consiglio di Presidenza, si legge sempre nel Regolamento di palazzo Madama, «sono comunicate all'Assemblea e in nessun caso possono essere oggetto di discussione».

A quanto apprende l'Adnkronos, Crimi ha inviato la propria 'memoria difensiva' al presidente del Senato Pietro Grasso, con il fine di spiegare la vicenda del post che venerdì scorso ha rischiato di bloccare i lavori della Giunta per le immunità e le elezioni.

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