Virginia, prostituta uccide cliente violento: era un serial killer di donne

Virginia, prostituta uccide cliente violento: era un serial killer di donne
di Anna Guaita
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Martedì 28 Luglio 2015, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 11:09
NEW YORK – Ha salvato se stessa, ma forse anche altre dieci donne. Una giovane prostituta di Charleston, nella Virginia dell’Ovest, è riuscita a sparare contro un uomo che stava cercando di strangolarla.

Uscita dall’ospedale, ieri, dove era stata ricoverata con delle costole rotte e tagli e graffi vari, la giovane – che chiede di non rivelare il suo nome – ha scoperto che l’uomo che si era spacciato per un cliente, era sospettato di aver ucciso almeno altre sei donne in Ohio e Nevada, e aveva in auto la lista di dieci probabili future vittime. Non solo: nel bagagliao conservava quel che in gergo i poliziotti chiamano un “kill kit”, cié tutto l’occorrente che un omicida seriale si porta dietro, pugnali, machete, mazze, vanghe, sacchi di plastica, candeggina.



I fatti risalgono alla scorsa settimana. La giovane squillo aveva messo un annuncio su un sito specializzato nell’offrire mille diverse cose, inclusi i servigi di “escort”, un modo elegante di dire prostituta. L’uomo, il 45enne Neal Falls, ex guardia giurata di Springfield, nell’Oregon, le ha risposto e ha concordato un prezzo. Ma quando si è presentato a casa sua, la prima cosaa che le ha detto è stato un raggelante “O vivi o muori”. Dopodiché ha tirato fuori una pistola, l’ha posata su un tavolino e le è saltato addosso e ha cominciato a malmenarla.



“Ho capito che voleva uccidermi – ha raccontato la giovane alla polizia -. continuava a dire che tanto sarebbe andato in prigione per un lungo tempo, ho capito che doveva aver già ucciso qualcuno”. Dopo averla ferita e contusa, Falls le ha cominciato a stringere le mani intorno al collo: “Non avevo più aria, mi stava uccidendo” ha raccontato ancora la govane squillo. “Sono riuscita ad acchiappare il rastrello, e proprio allora lui ha mollato la presa, per cercare di togliermelo di mano, ed è stato allora che ho potuto acchiappare la pistola e gli ho sparato, alla cieca”.





La ragazza non è rimasta a vedere se Falls era ferito o morto, è scappata fuori a chiedere aiuto. Una vicina ha chiamato il 911, il numero delle emergenze: “C’è una giovane qui tutta piena di tagli, sanguinante, dice che uno ha cercato di ammazzarla” grida la vicina di casa. E la centralinista chiede: “La ragazza sa chi è? Lo conosce?”. Con voce tremante, fra evidenti singhiozzi, la giovane prostituta spiega: “No, quando ho aperto la porta mi ha detto, o vivi o muori”.



Le autorità hanno fatto sapere di avere forti sospetti che Neal Falls sia responsabile della scomparsa di altre sei prostitute in una cittadina ad appena due ore da Charleston. E anche la lista di nomi trovata nell’automobile, le probabili future vittime, è composta solo di altre giovani prostitute. Steve Cooper, capo dei detective incaricati delle indagini ha aggiunto: “Non abbiamo trovato soldi nè addosso a Falls, nè nella sua automobile. Invece aveva una pistola, manette, e tutti quegli oggetti che avete visto nel bagagliaio. Possiamo dedurne che aveva intenzioni truci”.