New York, la polizia si arma di 5mila telecamere: «combattere» i video amatoriali

New York, la polizia si arma di 5mila telecamere: «combattere» i video amatoriali
di Federica Macagnone
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Lunedì 13 Luglio 2015, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 22:07
Oltre 5mila telecamere in dotazione alla polizia di New York per rispondere al fenomeno dei video amatoriali. Negli Usa si sono moltiplicati in breve tempo i casi di cittadini che, filmando con videocamere amatoriali o telefonini varie azioni brutali da parte della polizia, hanno portato alla ribalta eventi che con ogni probabilità sarebbero rimasti nell'ombra costringendo molti reparti di polizia, tra cui quello di New York, ad apportare modifiche ai propri comportamenti.



Si va dalle telecamere che hanno immortalato i poliziotti mentre soffocavano a morte Eric Garner a Staten Island a quelle che hanno inchiodato un agente che ha ucciso Walter Scott sparandogli alle spalle, fino alle immagini che mostrano Freddy Gray trascinato in un van dai poliziotti: il ragazzo è morto in seguito per lesioni spinali. Sono solo alcuni dei casi che nell'ultimo anno hanno riempito le pagine dei giornali americani e che, oltre a generare tensioni e scontri nel Paese, hanno fatto il giro del mondo, evidenziando come siano ancora molti i casi di razzismo e di violenza da parte delle forze dell'ordine.



«Questi video stanno creando molti problemi, alla polizia - dice Jose LaSalle, creatore del gruppo Copwatch Patrol Unit, nel South Bronx, che si propone di controllare l'operato degli agenti - e sono tra i motivi per cui ci sono così tante riforme in preparazione». LaSalle, il cui gruppo è costituito da una cinquantina di persone, l'anno scorso ha fatto causa per 500mila dollari alla polizia di New York sostenendo che i poliziotti lo avevano malmenato mentre girava un filmato, violando il suo diritto di documentare un fatto di cronaca.



Il commissario di polizia Bill Bratton, invece, si mostra molto critico nei confronti di questo tipo di giornalismo fatto da cittadini che effettuano riprese con i cellulari: secondo lui, in molte occasioni, finiscono per esasperare le situazioni. «Le telecamere ormai sono ovunque - dice Bratton - ma quando vengono letteralmente sbattute in faccia agli agenti, interrompendo gli arresti, diventano un problema».



Davanti a tanti casi spinosi e a tanti attacchi da parte dell'opinione pubblica, la polizia di New York si è ritrovata su una strada quasi obbligata: far indossare ai poliziotti mini-telecamere che documentino i comportamenti adottati e possano costituire una sorta di contro-prova in caso di contestazioni sull'operato degli agenti. Dopo che il giudice federale di Manhattan Shira Scheindlin stabilì, nel 2013, che la tecnica dello "stop and frisk" (letteralmente: fermare e perquisire) viola i diritti costituzionali delle minoranze, la procedura fu avviata e oggi sessanta agenti sono già dotati di videocamere. Ora, però, il dipartimento vuole andare molto oltre: è già in procinto di acquistarne altre cinquemila per far sì che tutti i poliziotti, in futuro, le abbiano in dotazione come armamentario standard, al pari di pistole e manette.