Londra, sgominata la gang dei nonni-ladri: banca svaligiata con la tecnica del "buco"

Il buco nel muro attraverso cui i ladri sono entrati nel caveau
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Giovedì 21 Maggio 2015, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 13:19
C'era una banda di rapinatori piuttosto attempati dietro il clamoroso colpo messo a segno nei giorni di Pasqua a Londra in un deposito di cassette di sicurezza.

Dopo un mese di indagini e di buchi nell'acqua, Scotland Yard è riuscita infine ad arrestare i presunti responsabili: otto uomini, il più giovane dei quali è alla soglia dei 50 anni, mentre il veterano ne ha quasi 76. La vicenda aveva occupato per giorni le pagine della stampa britannica. I ladri erano entrati in azione con il più classico dei metodi: il buco nel muro, come nei film.



Avevano approfittato delle vacanze pasquali e, dopo essersi appostati nella via dei gioiellieri e degli orologiai di lusso di Hatton Garden, si erano calati silenziosi nel seminterrato attraverso il vano ascensore, disattivando rapidamente i sistemi d'allarmi. Poi, con calma, avevano aperto un foro nello spesso muro di cemento che li separava dal caveau, della dimensione esattamente necessaria a far passare una persona di corporatura minuta. E quindi avevano svaligiato decine di cassette di sicurezza: oltre 70, secondo fonti di polizia. A cose fatte si erano dissolti nel nulla, portandosi dietro un bottino stimato dai media in almeno 200 milioni di sterline, pari a oltre 280 milioni di euro. E precipitando nello sconforto i proprietari che avevano affidato beni e oggetti di grande valore ai locali apparentemente inespugnabili dell'Hatton Garden Safe Deposit: secondo la stampa inglese, alcuni di loro sarebbero addirittura andati in rovina per le conseguenze del furto subito.



Per riuscire a stanare i colpevoli la squadra mobile della Met Police ha organizzato una grande caccia all'uomo, mobilitando centinaia di uomini. Per individuare la gang c'è voluto più di un mese. Duecento agenti si sono messi in moto per il blitz conclusivo, sfociato nell'arresto degli otto non più giovani professionisti del crimine. Compiute anche 12 perquisizioni in altrettanti indirizzi della capitale e del Kent. Quanto al bottino, fanno sapere gli investigatori, è stata recuperata «una quantità significativa di proprietà di valore». Ma non tutto.



Gli otto arrestati sono tutti britannici, inglesi “purosangue”. Il settantaseienne, il più anziano del gruppo, di mestiere è ufficialmente un commerciante di auto usate. Inizialmente era stato fermato anche un nono presunto complice: sospettato di essere un fiancheggiatore della banda, dopo qualche ora è stato rilasciato.
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