Grecia, Fmi frena: niente fondi senza ristrutturazione del debito da parte dell'Europa

Grecia, Fmi frena: niente fondi senza ristrutturazione del debito da parte dell'Europa
3 Minuti di Lettura
Giovedì 30 Luglio 2015, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 11:44
Si complica di nuovo il percorso verso la soluzione della crisi greca: il Fondo monetario internazionale torna a puntare i piedi e fa sapere che non parteciperà al nuovo salvataggio senza un accordo sulla ristrutturazione del debito, questione ancora non affrontata con i partner dell'Eurozona che vogliono rinviarla all'autunno.



Siederà comunque, in quanto membro della Troika, al tavolo del negoziato in corso con le autorità greche ma deciderà in un secondo momento quanto e come partecipare al terzo pacchetto di aiuti. La cui cifra, fissata dall'Eurosummit tra 82-86 miliardi, è a questo punto tutta da confermare perchè comprendeva anche la partecipazione del Fmi. Tsipras intanto cerca una soluzione per neutralizzare i 'ribellì di Syriza e propone di tenere un referendum nel partito domenica, per contare i favorevoli e i contrari all'accordo con l'Ue e mettere fine all'attuale divisione che mette a rischio ogni voto in Parlamento. Mentre la Troika è già al lavoro ad Atene per negoziare le condizioni del nuovo Memorandum, il board del Fmi riunito a Washington ha valutato il nuovo salvataggio messo a punto dalla zona Euro e ha deciso che «non può appoggiare l'accordo se alcune condizioni non sono rispettate». In particolare, il Fondo non può finanziare la Grecia senza un impegno alla ristrutturazione del debito da parte dei Paesi dell'area euro, e senza ulteriori riforme da parte di Atene. L'istituto quindi non si unirà subito al salvataggio, ma aspetterà che i leader di Eurolandia si decidano a discutere di come alleggerire il debito ellenico e che il Governo Tsipras faccia le prime riforme del nuovo Memorandum che la Troika sta definendo.



I Paesi della zona euro se l'aspettavano un rinvio della decisione del Fondo, tanto che il ministro dell'economia tedesco Wolfgang Schaeuble ha già avvertito i deputati della Camera bassa che l'istituto non parteciperà alla prima tranche di aiuti, che deve arrivare entro il 20 agosto per consentire ad Atene di saldare il pagamento dei 3,4 miliardi di euro in scadenza alla Bce. Il Fmi potrebbe quindi entrare ne piano in autunno, dopo la prima 'review' (o valutazione) dell'applicazione del nuovo Memorandum.



Intanto Tsipras cerca di portare realismo nel suo partito, di cui ora vede tutti i limiti di piccola forza non abituata a governare.
Parlando alla riunione del Comitato centrale di Syriza, il premier ha spiegato che proprio come nella vita, anche in politica non si può avere tutto e che il primo governo greco di sinistra potrebbe essere rovesciato dai parlamentari di sinistra che credono che il governo non sia abbastanza di sinistra. Per questo, domenica, con un referendum nel partito sull'appoggio o meno alla sua linea cercherà di confinare i dissidenti dentro un recinto dal quale non potranno più mettere a rischio la stabilità del Governo e il cammino del nuovo salvataggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA