Il video, ripreso da una telecamera nascosta, mostra funzionari della facoltà che consigliano una studentessa (identificata solo con il nome, Laura) sul modo migliore per fondare un club pro-Isis.
«Voglio raccogliere fondi sul campus e mandarli allo Stato Islamico», dice Laura al coordinatore per le organizzazioni studentesche, e lui si offre di aiutarla. Il video, secondo quanto riportato dal Daily Mail, è stato diffuso da Project Veritas e Laura è solo fintamente intenzionata a fondare il gruppo.
«Non vogliamo limitare gli studenti e le loro organizzazioni - spiega il coordinatore Bley - se c'è una richiesta o un interesse noi lo supportiamo». Perfino quando si tratta di aiutare i terroristi dell'Isis. O forse l'intento non era ben chiaro al funzionario della Barry University: «Si, sono terroristi - spiega alla studentessa - ma noi cercheremo di aiutarli ed educarli inviando aiuti, così potranno rinunciare alla violenza».
L'unica obiezione del funzionario è sul nome del gruppo è che «tecnicamente il nostro paese è in guerra con l'Isis». A quel punto interviene Daisy Santiago, amministratrice di programmi multiculturali, suggerendo un cambio di nome del gruppo come un generico "Aiuti per il Medio Oriente". A quel punto, si convince anche un professore: «Firmo, sono molto contenta di questo progetto». Ma dopo la diffusione del video, l'università non conferma né smentisce.
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