Guerra in Ucraina, ok a risoluzione della maggioranza alla Camera. Crosetto: «Si va avanti con il sostegno»

Arriva il voto favorevole alla risoluzione presentata dalla maggioranza per continuare a inviare sostegno miliare all'Ucraina.

La Camera vota a favore della risoluzione per gli aiuti destinati all'Ucraina
di Monica De Chiari
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 16:59


Una scelta di coerenza. Questo è ciò che il conflitto in Ucraina impone all'Italia. Una decisione che si traduce con la continuazione del sostegno italiano a Kiev. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenuto in aula alla Camera sulla proroga degli aiuti militari a Kiev decisa dal consiglio dei ministri lo scorso dicembre.  «Il nostro sostegno all’Ucraina resta forte e totalmente inalterato», ha sottolineato. La linea dell'Italia per ciò che concerne la guerra in Ucraina rimane dunque invariata. 
Il ministro ha aggiunto che "la strada da percorrere al fianco dell'Ucraina è ancora lunga e son consapevole delle complessità della situazione e delle difficoltà che si pongono, ma sarebbe un errore strategico e politico drammatico fare ora un passo indietro. Il nostro sostegno all'Ucraina e alla sue Forze Armate, dunque, deve continuare finché non cesseranno gli attacchi russi". La controffensiva estiva dell'Ucraina "non ha purtroppo dato i risultati sperati" e "l'esercito di Kiev sta ora affrontando un nuovo inverno di guerra", ha continuato poi il ministro. 


Dopo la comunicazione in aula, la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza che impegna il governo a "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito Nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, la autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari".

La risoluzione è stata votata per parti separate, su richiesta del M5s. Il dispositivo è stato approvato con 195 voti favorevoli, 50 contrari e 55 astenuti. Ad essersi astenuto è stato il Partito Democratico con un'eccezione, quella dell'ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che "smarcandosi" dalle indicazioni del suo partito, ha votato a favore delle risoluzioni presentate dal centrodestra e da Azione, Iv e Più Europa. Subito dopo, in replica nell'aula di Montecitorio, il responsabile della Difesa Crosetto ha dato il parere favorevole del governo non solo alla risoluzione di maggioranza ma anche a quella di Iv-Azione e Più Europa e a quella del Pd in cui ha però richiesto la riformulazione di un punto. La riformulazione riguarda il punto 4 che recita "Adoperarsi, già a partire dal prossimo vertice europeo, affinchè vengano superate le resistenze dell'Ungheria sul sostegno agli aiuti europei per l'Ucraina". La richiesta è di togliere "dell'Ungheria".

 


Parere contrario invece alle risoluzioni di Avs e M5s. Sul fronte della maggioranza la Lega si afferma assolutamente positiva sul proseguimento del sostegno a Kiev . Il partito Democratico chiede al governo di porre in atto un'azione diplomatica. Infine il Movimento 5 Stelle ha depositato una risoluzione chiedendo tra le altre cose, di "interrompere immediatamente la fornitura di materiale d'armamento alle autorità governative, ferme restando le misure destinate gli aiuti umanitari". Una mattinata assembleare che ha visto, almeno in parte, i due fronti di maggioranza e opposizione concordanti che il ruolo dell'Italia in Ucraina non si sia ancora esaurito del tutto. Nonostante le astensioni dem, si arriva quindi all'ottavo pacchetto di aiuti militari a Kiev. 

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