Datagate, tensione fra Usa e Germania: si allontana l'accordo no-spy

Datagate, tensione fra Usa e Germania: si allontana l'accordo no-spy
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Martedì 14 Gennaio 2014, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 16:16
Il cielo fra Berlino e Washington pieno di nubi, nessuno parla di crisi ma l'irritazione in Germania per il datagate grande. Secondo la Sueddeutsche Zeitung (Sz), l'accordo no-spy si allontana. Dopo che nei mesi scorsi era emerso che la Nsa aveva spiato, per anni, anche il cellulare della cancelliera, il clima fra gli alleati si era raggelato. Poco dopo partivano i negoziati per un accordo 'no-spy'.



Negoziati che segnano ora il passo. Gli Usa si rifiutano di rinunciare a spiare membri del governo e anche di rivelare da quando il cellulare della Merkel era spiato. Meglio allora non firmare l'accordo, avrebbe detto il capo dei servizi tedeschi (Bnd), Gerhard Schindler. Il presidente Usa Barack Obama, a giugno in visita a Berlino, aveva minimizzato ma poi, successivamente, aveva assicurato, all'indicativo, che il cellulare della cancelliera non è spiato. Sul passato glissava. Le scuse, come richiesto da più parti a Berlino, non le ha mai presentate e mai le presenterà. Adesso però, approfittando dell'incidente di sci della Merkel, Obama ha tentato il primo passo per un disgelo: l'8 gennaio l'ha chiamata per farle gli auguri di guarigione e invitandola a Washington.



Invito accettato, ma sulla data la Merkel non ha fretta. La visita si svolgerà nei prossimi mesi, e certamente non sarà la prima in agenda dopo la guarigione, si fa notare a Berlino. Dopo le rivelazioni sull'incerto destino dell'accordo - peraltro non smentite da nessuno - la cancelleria ha cercato di gettare acqua sul fuoco.«I colloqui saranno proseguiti», avrebbe detto oggi al gruppo parlamentare. La Merkel vuole aspettare venerdì quando Obama annuncerà probabilmente una riforma dell'intelligence. Secondo la Sz, il Bnd sarebbe comunque intenzionato a proseguire i negoziati: le «trattative su un accordo di cooperazione vanno avanti», ha detto un portavoce oggi alla Dpa. Alla stessa agenzia, la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa, Caitlin Hayden, ha parlato di «migliore comprensione delle richieste e preoccupazioni di ambo le parti»: tutti hanno la volontà di rafforzare la cooperazione, tenendo conto anche del «rispetto dei diritti civici e politici e dell' interesse di tutti i cittadini alla tutela della sfera privata». Anche il Bundestag, domani, su richiesta della Linke, all' opposizione, si occuperà del caso. La capogruppo dei Verdi, pure all'opposizione, Katrin Goering-Eckard, ha sollecitato l' insediamento quanto prima della prevista commissione di inchiesta parlamentare. Per il deputato verde, Hans-Christian Stroebele, che tempo aveva incontrato a Mosca con l'ex talpa Usa Edward Snowden, l'accordo no-spy è a un punto morto: «non si avanza di un passo perchè il governo è timoroso con gli Usa». Pressioni sulla Merkel anche dall'alleato socialdemocratico: «si deve arrivare a un accordo no-spy», un fallimento sarebbe «inaccettabile, cambierebbe il carattere politico delle relazioni con gli Usa», ha detto il capogruppo Spd, Thomas Oppermann, aggiungendo di sperare che la visita della cancelliera a Washington serva a raggiungere un accordo.
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